
Piano Scuola 4.0: i laboratori e le attrezzature PTS per il PNRR
Forse hai sentito o letto del PNRR per la Scuola, chiamato Piano scuola 4.0.
Se non hai ben capito di cosa si stia parlando o se vuoi sapere cosa PTS propone per il PNRR Scuola 4.0, in questo articolo trovi le risposte che cerchi.
Iniziamo proprio dalla definizione e da cosa sia il piano nazionale di ripresa e resilienza per la Scuola, il Piano Scuola 4.0 appunto.
1. Cos’è il PNRR 4.0 per la Scuola
Il Piano “Scuola 4.0” del PNRR Italia è un intervento economico concreto con il quale le scuole hanno l’opportunità di creare laboratori educativi orientati alle professioni digitali del futuro, ma anche di attrezzare la quasi totalità delle aule con strumenti in grado di supportare la didattica e renderla più coinvolgente.

Con il piano “Scuola 4.0” del PNRR gli studenti potranno acquisire e potenziare le competenze specifiche che acquisiscono durante gli anni di indirizzo all’interno del proprio istituto.
Questi fondi messi a disposizione dall’UE, vengono ripartiti in azione 1 e azione 2.
Azione 1 è rivolta agli allestimenti delle aule ed è stata chiamata Next Generation Classroom: l’intento è quello di dotare la quasi totalità delle aule italiane di strumenti innovativi. Per Azione 1 l’Unione Europea ha stanziato € 1.296.000.000,00
Azione 2, invece, si chiama Next Generation Lab e vuole realizzare nelle scuole dei laboratori in grado di accompagnare gli studenti verso le professioni digitali del futuro.
Per Azione 2 l’UE ha stanziato € 424.800.000,00
Le due azioni si inseriscono all’interno di un piano di ammodernamento della didattica iniziato qualche anno fa con l’introduzione dei monitor digitali in sostituzione delle vecchie lavagne LIM, che poi è proseguito con la sostituzione degli arredi nella scuola dell’Infanzia per creare ambienti modulari, inclusivi e collaborativi e che, da ora fino a fine 2024, si traduce in Azione 1 e Azione 2 per la scuola secondaria di primo e secondo grado.
Fin qui abbiamo dato una prima definizione del Piano Scuola 4.0 e abbiamo fatto il punto. Ora vediamo quelle che sono le scadenze agli obiettivi di queste due azioni.
2. Le scadenze dell’intervento PNRR 4.0
Sono 4 le scadenze del Piano Scuola 4.0 che le scuole devono necessariamente tenere a mente:
28 FEBBRAIO 2023
La scuola deve presentare il progetto di “Scuola 4.0” (e relativo CUP) sul portale Futura PNRR
30 GIUGNO 2023
Vengono scelti i partner commerciali che forniranno le attrezzature e i servizi del progetto approvato.
30 GIUGNO 2024
Vengono creati, allestiti e testati i laboratori didattici con le relative attrezzature e dispositivi
ANNO SCOLASTICO 2024/2025
Approvazione e utilizzo dei nuovi laboratori didattici di apprendimento
Come evidenzia questo elenco, l’intervento economico si svolge lungo un arco temporale piuttosto lungo, ma è alquanto articolato. L’obiettivo reale è quello di portare la Scuola italiana nel futuro o, quantomeno, ad adeguarla alle attuali necessità degli studenti e alla loro entrata nel mondo del lavoro.
3. L’obiettivo del Piano scuola 4.0 Azione 1 – Next Generation Classroom
Con Azione 1 si vogliono trasformare le aule sia nella progettazione che nelle attrezzature. L’intervento toccherà almeno 100.000 classi delle scuole italiane che grazie al Piano Scuola 4.0 hanno l’occasione di diventare ambienti innovativi di apprendimento.
Questo cambiamento riguarderà spazi, arredi e attrezzature e sarà accompagnata da metodologie moderne.
Questo nuovo assetto consente di:
- porre lo studente al centro della didattica
- attuare pedagogie innovative in questo spazio di nuova concezione
- valorizzare la leadership pedagogica dell’insegnante
Il tutto per favorire:
- l’apprendimento attivo e collaborativo, anche personalizzando la didattica
- relazioni, motivazione e benessere emotivo
- peer learning, problem solving e co-progettazione
e consolidare:
- il pensiero critico e creativo
- l’empatia, responsabilità e collaborazione
- le abilità pratiche e fisiche
- l’uso corretto di nuove informazioni e dispositivi di comunicazione digitale

Se hai letto fino a qui, probabilmente ti stai chiedendo quali siano le attrezzature che rientrano nel piano Next Generation Classroom. Ecco la riposta che cercavi:
- arredi modulari e flessibili, per consentire rapide riconfigurazioni connessione
- schermo digitale e dispositivi per la formazione a distanza di tutte le attività
- dispositivi per favorire scrittura e lettura
- dispositivi per esperienze immersive (realtà aumentata e virtuale)
- dispositivi per lo studio delle STEM, per la creatività digitale, per l’apprendimento del pensiero computazionale, dell’intelligenza artificiale e della robotica
- integrazione tra aula fisica e ambiente/piattaforma virtuale, per incoraggiare nuove forme di apprendimento ibrido
- risorse digitali di base e software anche in cloud
Tutto questo per Next Generation Classroom. Ora vediamo cosa è previsto per Azione 2 Next Generation Lab.
4. L’obiettivo del Piano scuola 4.0 Azione 2 – Next Generation Lab
La seconda azione di “Scuola 4.0” è rivolta esclusivamente alle scuole superiori, per fornire agli studenti competenze specifiche in più ambiti tecnologici avanzati e applicabili a diversi settori economici.
In questo modo si inizia a costruire un percorso di qualità e professionalmente gratificante:
- sviluppando competenze personali
- acquisendo competenze spendibili nei vari settori economici
- attivando percorsi di formazione curriculari ed extracurriculari
Con Azione 2 si punta all’aspetto esperienziale sfruttando anche nuovi approcci, come lo job-shadowing (una sorta di onboarding, anche tra pari), lavori in gruppo e con l’ideazione, la pianificazione e la realizzazione di prodotti e servizi.
Con Azione 2 si parla di laboratori in materia di:
- robotica e automazione
- intelligenza artificiale
- cloud computing
- cybersicurezza
- IoT (Internet delle cose)
- making e modellazione e stampa 3D/4D
- creazione di prodotti e servizi digitali
- creazione e fruizione di servizi in realtà virtuale e aumentata
- comunicazione digitale
- elaborazione, analisi e studio dei big data
- economia digitale, e-commerce e blockchain

Ora che abbiamo spiegato cos’è il Piano Scuola 4.0, che abbiamo visto le scadenze e che abbiamo visto in cosa consistono Azione 1 Next Generation Classroom e Azione 2 Next Generation Lab, possiamo passare a quello che PTS ha progettato e propone per il PNRR 4.0 Scuola.
5. I Laboratori mobili PTS e le attrezzature per la scuola per il PNRR 4.0
Come PTS siamo al fianco delle scuole ormai da diversi anni. Abbiamo fornito arredi collaborativi alla scuola dell’infanzia e monitor digitali alle scuole statali.
Per Next Generation Lab e Classroom abbiamo formulato una nostra proposta originale per rispondere alle richieste degli Istituti con i quali ci siamo confrontati e, per il Piano Scuola 4.0, abbiamo progettato 6 laboratori con un tratto comune: sono tutti mobili.
6. Due ragioni importanti per scegliere i laboratori mobili PTS
Le proposte PTS per Next Generation Lab guardano alle professioni del futuro. Sono stati pensati per dare un riscontro concreto allo studio in aula, con un approccio multidisciplinare e al passo con i tempi.
Per questo è importante poterne fruire spesso e con strumenti tecnologicamente adeguati.
Da qui la scelta di progettare laboratori mobili che rispondano alle esigenze di scuole che non hanno ambienti idonei per svolgere attività laboratoriali. Il laboratorio mobile PTS entra in classe, è sicuro nello spostamento ed estremamente collaborativo.
Inoltre, grazie proprio alla possibilità di portare il laboratorio in aula, due o più classi possono svolgere la stessa attività nello stesso momento. E dite addio alle lunghe attese per utilizzare nel laboratorio di lingue!
A seguire trovate i link per visualizzare le singole schede:
- Pacchetto Lab Progettazione Industriale
- Pacchetto Digital Communication Lab
- Pacchetto Lab Educazione Finanziaria
- Pacchetto Lab Cybersecurity
- Pacchetto Laboratorio Linguistico Mobile
- Pacchetto Laboratorio Scienze Applicate
A questi laboratori mobili PTS, si affiancano attrezzature tecnologiche avanzate, visualizzabili nella matrice scaricabile online.
7. Le due soluzioni innovative PTS per aule all’avanguardia
Per Next Generation Classroom abbiamo progettato due carrelli mobili versatili e multidisciplinari perfetti sia per la scuola secondaria di primo grado che di secondo grado. Si chiamano TechBox (per le scuole medie) e TechTrain (per le scuole superiori).
I due carrelli hanno le medesime caratteristiche, differiscono solo per la versione industriale del pc e del monitor pc che lo rendono più resistente agli urti e ad un uso intensivo.
Sono la base delle proposte laboratoriali PTS, ma sono stati strutturati per essere un’attrezzatura utile che è possibile completare con la strumentazione necessaria alla scuola.
8. 3 ottime ragioni per acquistare i carrelli mobili PTS
Il carrello mobile TechBox (ma anche il TechTrain) di PTS sono una proposta originale con tre punti di forza che lo rendono versatile per qualsiasi attività in aula, sia di scuola media che di scuola superiore.
Vediamo nel dettaglio queste 3 caratteristiche:
1 – Il carrello presenta cassetti e spazi per inserire attrezzature utili all’attività del docente e/o al laboratorio. Per esempio, in questi alloggiamenti è possibile inserire stampanti 3D, microscopi, cuffie, microfoni e tutto ciò che è utile alla didattica… Il tutto protetto da ulteriori ante con chiave
2 – Con questo carrello hai a disposizione un laboratorio mobile allestito, che ti consente di condurre attività collaborative e di ricorrere ad una nuova didattica direttamente in aula.
3 – Il carrello è stato progettato per essere spostato in sicurezza:
- è antiribaltamento, con ruote dotate di freno
- ha dimensioni che ne consentono il trasporto in ascensore
- il monitor digitale è ruotabile per un minor ingombro
Scarica le brochure del TechBox e quella del TechTrain cliccando i relativi link.
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Tutto sulle etichette per alimenti: guida utile per una stampa a norma
Tra la rosa di prodotti che trattiamo da tempo ci sono anche le stampanti per etichette. Con questa nuova guida vogliamo introdurre in modo schematico ed estremamente chiaro la legislazione che regola l’informazione da riportare nell’etichetta per alimenti e le diverse tipologie di etichette per settore.
Nelle prossime settimane tratteremo anche altri settori merceologici, quindi continua a seguire le news sul nostro sito o il nostro profilo Linkedin.
È importante comprendere che le etichette per alimenti non sono una scelta, ma un obbligo di Legge che il produttore è chiamato a rispettare. La normativa in materia è davvero stringente e severa e regola anche come fornire le informazioni.
Dal 2014 gli operatori del settore sono obbligati a rispettare quello che è indicato dal Regolamento (UE) 1169/2011 e che ha l’obiettivo di assicurare al consumatore un’informazione chiara e corretta, cosi che non venga indotto in errore o non incorra in rischi per la salute.
Quali sono le informazioni obbligatorie da stampare sull’etichetta?
Entriamo nel merito di quanto va stampato sull’etichetta. Anche in questo caso, il regolamento UE è molto chiaro: l’adesivo da attaccare deve riportare le seguenti informazioni:

- la denominazione dell’alimento
- gli ingredienti
- qualsiasi ingrediente (e la sua quantità), sostanza o prodotto che provochi allergie o intolleranze
- il peso netto
- la dichiarazione nutrizionale
- la data di scadenza o il termine minimo di conservazione
- le condizioni particolari di conservazione e/o le condizioni d’impiego
- il nome o la ragione sociale e l’indirizzo dell’operatore
- il paese d’origine o il luogo di provenienza ove previsto
- le istruzioni d’uso, se utili per una somministrazione adeguata dell’alimento
- il titolo alcolometrico volumico effettivo per le bevande superiore a un volume di 1.2%
In merito all’etichettatura degli alimenti, il ministero della Salute ha realizzato un opuscolo esauriente che potete leggere a questo link.
Una volta chiarita la norma e chiarito anche il fatto che l’etichettatura sul cibo è un obbligo di Legge, possiamo entrare nel merito di come stampare un’etichetta per alimenti.
Tre cose che devi sapere prima di stampare un'etichetta per alimenti
1) Iniziamo dalla prima e, sicuramente, più importante se operi nel settore Food: il Regolamento EU definisce la responsabilità del produttore per tutte le informazioni riportate sull’etichetta da stampare. Quindi è responsabilità di chi fornisce l’alimento dare tutte le informazioni complete e chiare
2) Il regolamento non si limita solo a definire il responsabile dell’informazione, ma stabilisce che le indicazioni devono essere chiare e leggibili: il carattere utilizzato per il testo deve avere una dimensione di 1,2 mm minimi, mentre nelle confezioni più piccole il carattere deve essere superiore a 0.9 mm
3) La terza specifica da considerare prima di stampare un’etichetta ad uso alimentare è relativa al dove devono comparire le informazioni:
- se gli alimenti sono pre-imballati, le informazioni obbligatorie devono comparire sulla confezione o su un’etichetta a esso apposta
- se gli alimenti sono sfusi, il produttore deve trasmetterle all’operatore che li riceve affinché possa fornirli al consumatore finale
Quale stampante usare per un’etichetta
Per stampare sulle etichette adesive è necessario utilizzare un particolare tipo di stampante a trasferimento termico, che si differenzia da una comune stampante laser (o a getto d’inchiostro) per la tecnologia, per le dimensioni compatte e per il settore di applicazione.
Sulle stampanti a trasferimento termico, chiamate anche ‘stampanti per etichette’, ne abbiamo già scritto in modo approfondito a questo link. Ora ti basta sapere che, in base alle loro caratteristiche, si dividono in:
- Stampanti termiche industriali
- Stampanti termiche Desktop
- Stampanti termiche portatili
Sono tutte ugualmente adatte a qualsiasi settore, dalla logistica alla ristorazione.
Se gestisci un magazzino, sicuramente hai ben presente di cosa stiamo parlando. La logistica, infatti, fa ampio uso di barcode per velocizzare le operazioni, anche quelle di consegna. Se fai o hai fatto acquisti online, avrai notato il codice a barre sui tuoi pacchi…
Le etichette utilizzate nelle varie stampanti non sono universali, ma hanno caratteristiche che le definiscono in base al settore merceologico nel quale si utilizzano. Questo è particolarmente evidente nell’etichettatura del settore alimentare che, come anticipato, tratteremo in questa guida.
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Qui trovi il nostro approfondimento oppure…
Le caratteristiche delle etichette per alimenti
L’etichetta alimentare è lo strumento principale che produttore e consumatore utilizzano per dare/avere una corretta informazione. In questa breve guida tratteremo l’etichettatura alimentare di questi settori:
- Carni e formaggi
- Ortofrutta
- Birrifici
Iniziamo col dire che, per i prodotti alimentari, la fase di etichettatura è fondamentale. È necessario scegliere consapevolmente il supporto da utilizzare, perché le etichette devono resistere a tutte le condizioni ambientali. Per questo devono essere:
- Anti-umidità, per alimenti conservati in luoghi umidi o esposti a condensa o celle frigorifere
- Anti-olio, per resistere al contatto con materiali oleosi
- Adatte al contatto diretto con alimenti
Le diverse etichette alimentari per il settore carni e formaggi
Nell’etichettatura della macelleria ci sono le evidenze maggiori. Abbiamo visto che la Legge obbliga a specificare sull’etichetta tutti i dati utili alla tracciabilità del prodotto:
- paese di nascita
- paese di allevamento
- paese e codice di approvazione del macello
- paese e codice di approvazione del laboratorio di sezionamento
- numero di identificazione dell’animale o del lotto
Sono solo alcune delle informazioni obbligatorie che vanno inserite in un’etichetta che, per essere a norma di Legge, deve essere ‘ad uso alimentare’: tutti gli operatori del settore, siano macelli, piccole attività e GDO, sono obbligati ad utilizzare etichette e cartellini idonei al contatto con alimenti.
Come nel caso dei macelli dove le etichette adesive per alimenti, proprio perché vengono a contatto con carne fresca e devono garantire l’informazione, devono subire uno specifico trattamento – una sorta di barriera contro oli e grassi – che eviti la cancellazione, anche parziale, dell’inchiostro.
Allo stesso modo, le etichette per i tagli surgelati devono assicurare la massima aderenza sia a temperatura ambiente che sottozero. In questi casi si utilizza uno speciale collante in grado di resistere alle variazioni di temperatura.
E nel caso in cui l’etichetta vada applicata ad una vaschetta? In questo caso si utilizza una carta termica protetta o patinata.
Può poi esserci un’ulteriore situazione che vuole l’etichetta a diretto contatto con l’alimento. Succede per la carne, ma ancora di più per i formaggi. In questi casi è obbligatoria un’etichettatura che indichi i marchi di origine dei prodotti oltre che gli ingredienti utilizzati, ma sia il collante dell’adesivo che l’inchiostro utilizzato per stampare l’etichetta devono essere idonei al contatto con alimenti.
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Le soluzioni per l’etichettatura alimentare dell’ortofrutta
Dal 2003, anche in Italia vige la direttiva europea che determina caratteristiche e informazioni da stampare sulle etichette per frutta e verdura, sia fresca che confezionata.
Queste informazioni sono:
- Varietà
- Origine del prodotto
- Categoria
- Eventuali additivi
- Eventuale calibro
- Peso netto o numero di pezzi (se non visibile dall’esterno
Come per la carne e i formaggi, anche per il settore ortofrutta tutte le informazioni devono essere:
- chiare,
- leggibili,
- indelebili,
- tutte sullo stesso lato dell’etichetta
- rivolte all’esterno
Le informazioni devono riguardare:
- la natura del prodotto
- la sua origine
- le sue caratteristiche commerciali
Qual è il tipo di etichetta migliore per la frutta e la verdura?
Per questo tipo di etichettatura si ricorre alla carta patinata, oppure a quella termica che può essere protetta o non protetta.
Inoltre, è importante la scelta dell’adesivo permanente che deve essere base acrilico o base gomma, in diversi formati per bilance o vaschette.
Per il settore ortofrutticolo c’è anche un tipo di etichetta ulteriore della quale fa ampio uso: il cartellino a bandiera (o etichetta a bandiera), quelle che di solito puoi vedere applicate su retine e cestini al supermercato. Queste etichette a bandiera, generalmente, sono personalizzate da un lato e stampate a trasferimento termico sull’altro.
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Quale etichettatura per le bottiglie di birra?
Negli ultimi anni c’è stato un incremento considerevole dei produttori di birra. Si parla addirittura di una crescita del 73% di realtà artigianali, nonostante si registri una lieve flessione dei consumi di birra.
Questi nuovi birrifici stanno progressivamente abbandonando le vecchie etichette “acqua e colla”, che per molti anni abbiamo visto sui colli delle bottiglie di vetro, per lasciare spazio alle più moderne etichette autoadesive.
Questo perché in un’ottica di riciclo e riuso delle bottiglie di vetro, è importante non adottare etichette con adesivi permanenti standard, molto più difficili da rimuovere rispetto alle etichette adesive.
Pensa, ora, alla vita di una bottiglia di birra: dal produttore, viene inserita in casse per poi arrivare sugli scaffali del supermercato e, successivamente, nei frigoriferi o nei freezer. L’etichetta è sempre la stessa, ma deve resistere a differenti temperature e sollecitazioni.
La ricerca ha quindi perfezionato nuove soluzioni che si rivelano particolarmente versatili:
- frontali che possono essere in carta e film
- adesivi permanenti rimovibili per le bottiglie riutilizzabili, più resistenti per le condizioni di maggiore umidità
- sostenibili: certificate FSC e materiali riciclati e bio-basati, per riciclare le bottiglie
- possibilità di mix&match
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Quanto costano le etichette per il settore Food?
Probabilmente è la domanda che ti stai facendo da qualche riga, ma la risposta non è semplice. Come hai visto, le variabili da considerare sono molte e solo un consulente esperto può fornirti il prezzo migliore, tenendo conto:
- dell’utilizzo che si fa dell’etichetta (è a contatto diretto dell’alimento? Sarà applicata su una bottiglia?…)
- della stampante utilizzata
- se la stampa sarà a colori o in bianco e nero
- se la rimozione dell’etichetta deve essere agevole o non è necessario?
Alla luce di queste e di altre domande fondamentali per definire il prezzo delle tue etichette, i nostri consulenti esperti ti forniranno la risposta che cerchi.
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La nuova stampante multifunzione Sharp: verso l’ufficio del futuro
Dopo un percorso di ricerca, analisi e sviluppo accelerati dagli anni di pandemia, è arrivata la risposta di Sharp alle difficoltà dello smartworking. Problemi legati alla condivisione, alla gestione e alla fruizione dell’infrastruttura aziendale…
La stampante multifunzione Sharp di ultima generazione è caratterizzata da connettività, sicurezza e sostenibilità e viene proposta in 3 linee BP-50C, BP-60C e BP-70C.
Sono tutte A3 a colori, con una velocità che va dai da 26 fino a 65 pagine per minuto (ppm). In questo modo rispondono alle esigenze di uffici di diverse dimensioni.
Al di là delle caratteristiche tecniche, spiccano:
- un design più moderno e meglio contestualizzabile negli uffici di oggi, con un colore grigio che sostituisce lo storico bianco
- cassetti a chiusura armotizzata, per salvaguardarne la vita e l’operatività
- un nuovo leaf badge Sharp, per sottolineare ulteriormente il nuovo corso dell’azienda
Connettività: ora gestisci la tua stampante come fai con lo smartphone
Grazie al nuovo pannello touch capacitivo da 10’’ si possono installare gratuitamente e gestire app che consentono la connessione ai sistemi Cloud più comuni (Google Drive, One Drive, Sharepoint…). Queste app sono tutte scaricabili da un apposito portale e la gestione è semplicissima perché con questo sistema:
- i connettori sono costantemente aggiornati centralmente
- la stampante MFP notifica eventuali aggiornamenti disponibili
Sicurezza: condivisione si, ma tutelando la privacy
Connettere una macchina ad una rete informatica più o meno complessa, richiede standard di sicurezza elevati. La stampante multifunzione Sharp ha aggiornato le periferiche con soluzioni di alto livello:
- installa certificati SSL, che attestano l’associazione univoca tra una chiave pubblica e l’identità di un soggetto che dichiara di utilizzarla
- ha un supporto TLS1.3 e SMB v3.1.1. Il protocollo SMB è un protocollo di condivisione di file di , mentre quello TLS è un protocollo crittografico che permette la comunicazione sicura da sorgente e destinatario
- TPM in dotazione e supporto SIEM
- verifica dell’integrità del firmware
- white list per controllo dell’esecuzione delle applicazioni OSA
Sostenibilità: toner e tecnologie di stampa più Green
Sembra una contraddizione ma, per le stampanti multifunzione di nuova generazione, l’attenzione alla sostenibilità è una sfida che Sharp ha fatto sua e sta portando avanti partendo dal toner orientato al risparmio energetico.
Il particolare di questo toner è la fusione a basa temperatura. Inoltre, come da normativa EU, non contiene ossido di titanio, supportando così il nuovo standard Blue Angel.
In più questo nuovo sistema di fusione ha ridotto il numero delle parti da riscaldare permettendo, cosi, una rapidità di riscaldamento e riducendo il consumo energetico complessivo della multifunzione.
Guida all’acquisto: stampanti laser o inkjet? Le differenze per scegliere senza rischi
I 3 punti di forza che abbattono i costi di gestione di questa stampante multifunzione
Grazie alla sua attenta attività di ricerca, Sharp ha creato questa nuova linea di stampanti:
- a ridotti cicli di manutenzione, grazie all’ottimizzazione effettuata dei motori di stampa
- con una manutenzione più agevole, tanto che non servono utensili per sostituire tamburo e/o cinghia di trasferimento primaria
- il developer non va sostituito perché la sua durata è pari alla vita della macchina
In più, la componente tecnica è stata potenziata per dare vita ad una multifunzione dalle prestazioni superiori.
In questa tabella riassumiamo le caratteristiche di questi 3 gioielli di stampante MFP:
CARATTERISTICHE | BP-50C | BP-60C | BP-70C |
---|---|---|---|
Velocità | 26/31/36/45/55/65 | 31/36/45 | 31/36/45/55/65 |
Risoluzione stampa | 1200dpi | 1200dpi | 1200dpi |
Alimentazione | RSPF da 100 fogli | RSPF da 100 fogli | DSPF da 300 fogli |
Pannello LCD | touch capacitivo da 10,1” orientabile | touch capacitivo da 10,1” orientabile | touch capacitivo da 10,1” orientabile |
Linguaggi | PCL6 e Adobe PostScript 3* | PCL6 e Adobe PostScript 3 | PCL6 e Adobe PostScript 3 |
Connessione | Wireless* | Wireless | Wireless |
Memoria di stampa | 5GB e Hard Disk interno da 128 GB SSD | 5GB e Hard Disk interno da 256 GB SSD | 5GB e Hard Disk interno da 256 GB SSD |
OCR | Integrato e stampa diretta di file formato MS Office* | Integrato e stampa diretta di file formato MS Office | Integrato e stampa diretta di file formato MS Office |
Funzione Pull Printing | senza server fino a 10 multifunzione | senza server fino a 10 multifunzione | senza server fino a 10 multifunzione |
Connettore | MS Teams e altri connettori Cloud | MS Teams e altri connettori Cloud | MS Teams e altri connettori Cloud |
Connessione | Stampa mobile, Doppia connessione LAN, Bluetooth** | Stampa mobile, Doppia connessione LAN, Bluetooth | Stampa mobile, Doppia connessione LAN, Bluetooth |
* Opzionali | ** BPEB10 Necessario |
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Recupero toner e smaltimento RAEE: tu sei in regola?
Un toner è una cartuccia per stampante multifunzione (quelle per ufficio), fax o fotocopiatrici laser.
Con il termine ‘toner’ solitamente si intende tutta la cartuccia, ma in realtà toner è solo la speciale polvere che si trova al suo interno. Questa polvere finissima potrebbe collocarlo tra i rifiuti speciali.
Per ogni prodotto chimico, il produttore è tenuto a rilasciare la scheda di sicurezza che riporta le indicazioni per la tutela e la salute di persone e dell’ambiente in relazione a quel dato prodotto:
- composizione
- nome del produttore
- come trasportarlo per evitare rischi per le persone e per l’ambiente
- indicazioni per lo smaltimento
- protezioni che devono indossare il lavoratore, il consumatore o altre persone che possano entrare accidentalmente in contatto con il prodotto chimico a cui si riferisce la scheda di sicurezza
- altre informazioni specifiche alla pericolosità del prodotto
Ogni prodotto viene associato ad un codice CER (Catalogo Europeo dei Rifiuti) che lo identifica come pericoloso o non pericoloso.
NOTA: il codice CER per i rifiuti speciali non pericolosi è 08 03 18 o anche 160216, mentre quello per i pericolosi è lo 08 03 17 o 160215
A prescindere dalla pericolosità o meno, è fondamentale non disperdere il toner nell’ambiente e attenersi scrupolosamente alle normative vigenti. Leggendo questa guida capirai chiaramente il perché.
1) Un’ottima ragione per fare un recupero toner a norma
La procedura di recupero di questi che sono a tutti gli effetti ‘rifiuti speciali’ è strutturata e regolata dalla Legge (D.Lgs. 116/2020 pubblicato in Gazzetta Ufficiale).
Data la mole di rifiuti RAEE e speciali che si sta producendo da 20 anni a questa parte, si è resa necessaria una legislazione, che facesse il giusto distinguo tra rifiuti pericolosi e non pericolosi e che definisse le procedure necessarie al corretto smaltimento. Questo per tutelare l’Ambiente e la salute delle persone.
Un errato smaltimento, infatti, può rivelarsi nefasto su vari fronti. Basti pensare che la dispersione della polvere di toner nell’ambiente, non solo ha una decomposizione molto lunga, ma inquina l’aria e, successivamente, il terreno.
Intaccando la terra, tutto quello che deriva da essa risulterà contaminato e ce lo troveremo nel piatto. Quello che significa per la nostra salute è ben chiaro.

2) I tre grandi vantaggi per la tua azienda
Probabilmente hai già chiaro il beneficio che la tua azienda trae dal servizio di recupero toner e smaltimento RAEE di PTS. Se cosi non fosse:
- hai la certezza di un servizio a norma di legge
- scegli un servizio rispettoso dell’Ambiente
- risparmi tempo perché hai un interlocutore unico e un servizio senza pensieri
Il recupero toner è uno dei servizi di punta che proponiamo come PTS.
3) Dove smaltire un toner se sei un’azienda o un privato
Per fare la cosa giusta, non basta gettare il toner nell’indifferenziata o portarlo in discarica.
Se sei un privato, devi rivolgerti alle isole ecologiche adibite allo smaltimento dei rifiuti RAEE.
Se in ufficio hai una stampante, molto probabilmente dovrai affidarti ad un’azienda che ti fornisca il servizio di recupero e smaltimento e la relativa documentazione, per tutelarti in caso di controllo da parte delle Autorità (lo vedremo tra poco).
Va anche precisato che non tutte le aziende sono tenute a smaltire in questo modo. Per sapere se la tua azienda ha questo obbligo, devi chiedere al tuo consulente ambientale che saprà indirizzarti per la corretta gestione dei rifiuti.
4) I moduli e i giusti comportamenti per un servizio di recupero toner e smaltimento in regola
Affidarsi ad un partner riconosciuto è l’unica strada per un’azienda che è tenuta ad essere in regola (le multe comminate sono molto salate e ne parleremo tra qualche riga).
Questo partner effettuerà il recupero e/o lo smaltimento seguendo una procedura certificata che inizia con la consegna di una Eco-box per la raccolta dei toner esausti e termina con il rilascio di un documento – il FIR, formulario identificazione rifiuto – che certifica il corretto smaltimento e recupero del toner.

Partiamo dal collocamento della Eco-box in azienda per la quale è importante avere delle attenzioni particolari, trattandosi di deposito temporaneo prima della raccolta dei rifiuti.
È bene posizionarla in un luogo fresco e asciutto, al riparo da intemperie e calore eccessivo. I toner esausti devono essere avvolti nell’imballo in plastica presente nella confezione del nuovo toner che si va a installare.
Una volta riempita l’Eco-box si provvede a contattare il partner fornitore per il corretto recupero e il relativo smaltimento. Ricorda che il deposito temporaneo del rifiuto non può avere una durata superiore ad un anno.
Ora fai attenzione proprio a questi due aspetti:
- procedura certificata
- corretto recupero del toner e smaltimento
Mettiamo in evidenza queste due voci perché è necessario sapere che non tutte le aziende possono recuperare i toner e i rifiuti RAEE. Per farlo è necessario essere iscritti all’Albo Nazionale Gestori Ambientali e PTS è registrata dal 1997.
Per essere più chiari: PTS è il tramite tra l’azienda che deve smaltire il toner, la cartuccia o il rifiuto RAEE e l’Ente che poi si occuperà materialmente dello smaltimento. In pratica siamo abilitati alla raccolta e al trasporto di questi rifiuti, ma non alla loro ‘distruzione’.

Con la nuova legge in materia di Diritto Ambientale, in vigore dal settembre 2020, viene istituito il RENTRI, il Registro Elettronico per la Tracciabilità dei Rifiuti. Una volta operativo, il RENTRI sostituirà:
- il registro di carico e scarico
- i formulari di identificazione dei rifiuti
- il MUD
Con la nuova attuazione, tutti questi documenti andranno conservati 3 anni, non più 5.
Va anche specificato che non tutte le aziende hanno l’obbligo di tracciare i rifiuti. Infatti sono esclusi dal tenere il registro di carico e scarico:
- imprenditori agricoli con un volume di affari inferiore a 8mila euro
- produttori iniziali di rifiuti non pericolosi con meno di 10 dipendenti
- imprese che raccolgono e trasportano autonomamente i rifiuti non pericolosi
Come indicato nell’articolo 193, è necessario accompagnare il trasporto di rifiuti con un formulario di identificazione (FIR) sul quale vengono riportati:
- nome e indirizzo del produttore e di chi detiene il rifiuto
- origine, tipo e quantità del rifiuto
- impianto di smaltimento o di destinazione del rifiuto
- data del trasporto e percorso stradale
- nome e indirizzo del destinatario
Il FIR è composto da 4 copie e con il nuovo decreto rifiuti, la trasmissione della 4° copia – che ora viene rilasciata al cliente in forma cartacea – potrà essere inviata anche via PEC se il trasportatore garantisce la conservazione del documento originale (anche in questo caso, da 5 anni si scenderà a 3) e si incarichi del successivo invio al produttore.
Se hai già attivo il nostro servizio di recupero toner, sul sito puoi scaricare la modulistica relativa.
5) Quanto costa smaltire un toner?
È la prima domanda che ci viene posta e la risposta è sempre una: non è possibile definire un prezzo unitario per il recupero toner perché varia in base a due fattori:
- la quantità di materiale da smaltire
- la posizione geografica della sede dell’azienda
Per dare un’idea, possiamo solo dirti che il prezzo medio per il recupero si aggira intorno ai 70-100 euro ogni quintale di materiale. A questo va aggiunto il trasporto che, ovviamente, incide in base alla posizione dell’azienda e, chiaramente, l’iva.
6) Le sanzioni per i ‘furbetti’ dello smaltimento
Come abbiamo detto (quasi) tutti i titolari di partita IVA sono obbligati ad una corretta gestione dei rifiuti speciali da stampa e RAEE.
Ricorda che sono le aziende e i liberi professionisti gli unici responsabili del rifiuto, dato che lo generano con la loro attività. Questo vale anche se si utilizzano stampanti a noleggio.
Con il nuovo art. 258 (D.Lgs 152/06 ex D.Lgs 22/97) e la sua riforma nr. 116/2020 il diritto dell’Ambiente viene aggiornato soprattutto in materia di sanzioni, che riguardano – prevalentemente – errori e/o omissioni relativi alla compilazione e trasmissione del MUD, del registro di carico e scarico e il FIR.
Come ogni normativa, anche quella che regola lo smaltimento dei toner prevede sanzioni per i trasgressori. E sono molto salate!
- Sanzioni legate alla comunicazione (MUD): non effettuarla, o farlo in modo incompleto/inesatto comporta una sanzione che va dai 2000 ai 10mila euro. Se la comunicazione avviene entro i 60 gg dalla scadenza del termine, la sanzione va dai 26 ai 160 Euro.
- Registro di carico e scarico: nel caso in cui sia incompleto o mancante, la sanzione amministrativa oscilla tra i 2000 e i 10mila euro, che diventano 10mila-30mila euro in caso di registro rifiuti pericolosi. Nei casi più gravi, il soggetto responsabile potrebbe anche essere sospeso dalla carica rivestita in azienda (inclusa quella di amministratore) per un periodo che va da un mese fino ad un anno. Sono possibili sanzioni ridotte per aziende con meno di 15 dipendenti.
- Formulario (FIR): la Legge parla chiaro e sanziona chi trasporta rifiuti senza il relativo formulario (o i documenti sostitutivi), lo compila in modo errato o tralascia delle parti. In questi casi, viene comminata una sanzione che va dai 1600 ai 10mila euro. Si parla anche di detenzione fino a due anni nel caso si sia colti a trasportare rifiuti pericolosi, o dichiari il falso sulla natura del rifiuto stesso, sulla sua composizione e caratteristiche o per chi ricorre ad un certificato falso durante il trasporto. Anche per le sanzioni relative al FIR sono previste riduzioni ma è consigliabile avvalersi di un consulente esperto per poterle valutare con attenzione.
La novità principale di questo aggiornamento del diritto ambientale riguarda il cumulo delle infrazioni, sia contemporanee che reiterate. In questo caso le sanzioni possono aumentare anche del doppio o del triplo se mancano dati o sono errati rilevanti ai fini della tracciabilità del rifiuto.
È ben chiaro che il mancato rispetto della Legge in materia di smaltimento e recupero RAEE e toner porti un danno rilevante all’azienda colta in flagranza di reato. Tuttavia queste sanzioni sono subito giustificate dal danno ambientale che si andrebbe a generare se non si rispettassero le procedure, come abbiamo esplicitamente descritto in questa pagina.
Non c’è un Pianeta B, quindi è opportuno fare del nostro meglio per avere cura di questo.
7) L’impegno di PTS verso l’Ambiente
Come PTS abbiamo preso anche un impegno ulteriore: la certificazione ISO14001.
Con questa certificazione, dichiariamo il rispetto dei protocolli di gestione ambientale.

8) A cosa serve la certificazione ambientale
Le certificazioni ambientali sono strumenti con i quali le aziende valutano e certificano l’impegno verso la sostenibilità, la tutela e l’impatto ambientale delle produzioni aziendali.
L’obiettivo primario della certificazione ISO14001 è quello di ridurre la quantità dei rifiuti da smaltire, promuovendo invece il recupero e creando una circolarità di mercato. Basti pensare ai toner rigenerati, sottoposti ad una procedura di recupero per dargli una nuova vita. Ed è proprio sui toner rigenerati che PTS sta puntando per contribuire alla sostenibilità ambientale.
Se vuoi attivare il servizio recupero toner di PTS, contattaci e un nostro consulente ti proporrà un preventivo personalizzato.

Quali sono i cavi per la LIM? Una guida semplice per saltarci fuori
Se ci seguite da tempo, sapete che abbiamo già scritto una guida completa sulla lavagna LIM: come funziona e come usarla con efficacia.
Da allora in molti ci state chiedendo informazioni su quali cavi si usano quando si installa una LIM in aula o in azienda.
Abbiamo pensato di scrivere questa nuova guida che, siamo sicuri, vi aiuterà a risolvere i primi problemi (o errori) che si presentano quando utilizzate una LIM di vecchia e di nuova generazione.
1) Perché è utile sapere quali sono e a cosa servono i cavi della LIM?
È assodato che, nella maggior parte dei casi, i problemi più frequenti quando si utilizza una LIM di vecchia generazione o un monitor interattivo multimediale (MIM) si risolvono verificando che i cavi siano adeguatamente collegati.
Per evitare di impazzire e perdersi in estenuanti telefonate con tecnici che parlano linguaggi incomprensibili, è bene imparare ad essere quanto più autonomi possibili, specie se la problematica è facilmente risolvibile come in questo caso.
Per aiutarvi a capire meglio il mondo dei cavi per le LIM, vi riportiamo questa immagine esaustiva che vi aiuterà a districarvi nel mondo delle porte e vi aiuterà nei collegamenti tra LIM (o monitor) e pc/notebook/tablet/smartphone.
2) Qual è la differenza tra LIM di vecchia e di nuova generazione?
Facciamo un passo indietro e ribadiamo che non tutte le LIM sono uguali.
In estrema sintesi, oggi ne esistono di due tipi:
- quelle che per funzionare necessitano di un proiettore e di un pc. Di fatto sono ‘lavagne passive’.
- quelle con monitor touchscreen e sistema operativo Android (oppure un mini-PC esterno o integrato), che le rende autonome e consente di collegarle alla Rete. Dei maxi-tablet.
Se le prime sono quelle di vecchia generazione, le seconde sono le Digital Board che il Ministero dell’Istruzione ha recentemente finanziato con un bando per agevolare il passaggio digitale della Scuola.
La realtà dei fatti è che, oggi, entrambe queste LIM sono in uso nelle nostre scuole quindi, con questa guida, vi aiutiamo a conoscere i cavi necessari al loro funzionamento.
3) Quali sono e a cosa servono i cavi di una LIM di vecchia generazione?
Come abbiamo detto, questa lavagna multimediale funziona solo se collegata ad un PC. Il cavo necessario per questa operazione è un cavo HDMI e serve a trasferire il segnale audio e video dal PC alla LIM di vecchia generazione.
In assenza di un cavo HDMI, per collegare il PC alla LIM possiamo utilizzare un cavo VGA (per l’input video) unito ad un connettore per il segnale audio o al più recente DisplayPort.
Forse ora vi chiederete qual è la differenza tra un cavo HDMI e uno DisplayPort…

Le differenze sono due: con il DisplayPort è possibile collegare più monitor utilizzando un solo cavo. Inoltre, la DisplayPort permette di usufruire delle tecnologie AMD Freesync e Nvidia G Sync, non previste con la HDMI.
Dopo questo inciso, torniamo alla nostra LIM di vecchia generazione sulla quale va detta un’ultima cosa: grazie ad un cavo USB che la collega ad un pc (o notebook), è possibile trasformarla in un monitor touchscreen.
Riassumendo: per fare funzionare una LIM di vecchia generazione in classe, c’è bisogno di 2 cavi di base:
- USB, se si vuole abilitare la funzionalità touchscreen
- HDMI (oppure VGA + connettore audio o Displayport) per trasferire audio e video
Se vogliamo collegare questa LIM ad un altro dispositivo (diverso dal PC) c’è bisogno di un adattatore specifico (o di un convertitore VGA/USB) in base al device con il quale si vuole fare il collegamento. Questo adattatore va posizionato tra l’HDMI e il device stesso.
4) Quali sono e a cosa servono i cavi di un Monitor Interattivo Multimediale (MIM)
La Digital Board (MIM – Monitor Interattivo Multimediale di nuova generazione) è indubbiamente uno strumento più sofisticato.
A questa pagina puoi approfondire l’argomento, visionando alcuni modelli e vedendoli all’opera in un breve video esplicativo.
Quando parliamo di Monitor interattivo Multimediale (MIM) intendiamo un dispositivo con una sua autonomia, in grado di:
- processare dati,
- mostrare dati
- accedere alla rete Internet della scuola (o dell’ufficio)
Ovviamente è possibile collegarlo a dispositivi esterni come PC, notebook o smartphone, ma a differenza delle LIM di vecchia generazione, il Monitor Interattivo Multimediale (MIM) questa non è più una condizione indispensabile ma un valore aggiunto.
Anche in questo caso, i cavi utilizzati sono sempre l’HDMI, l’USB e il cavo VGA.
5) Quali sono le differenze tra i cavi di una LIM e quelli di un Monitor Interattivo Multimediale?
Se hai letto i paragrafi precedenti ti sarà chiaro che non c’è alcuna particolare differenza tra i cavi in sé.
Se la tua scuola è passata da una LIM di vecchia generazione ad un MIM (Monitor interattivo Multimediale) puoi anche utilizzare gli stessi cavi.
La macro-differenza sta nel fatto che una LIM vecchia è operativa e funzionale solo quando collegata a dispositivi esterni.
Questa condizione non è necessaria nelle moderne digital board, dove i cavi servono per ampliare l’operatività del monitor interattivo rendendolo uno strumento ancora più efficace nella didattica frontale e in quella sperimentale.
Inoltre, a differenza dei modelli più antiquati, la LIM di nuova generazione ha la possibilità di collegarsi a diversi dispositivi esterni tramite WiFi e Bluetooth, anche se per soluzioni più ‘stanziali’ come quelle di un’aula scolastica, il cavo è ancora una soluzione pratica.
6) Prima di chiamare l'assistenza per la LIM, prova questi semplici passaggi
Con questa guida abbiamo voluto fare chiarezza sul tema dei cavi per LIM.
Speriamo sia evidente che non serve essere tecnici esperti per maneggiare una digital board, ma sia sufficienti un minimo di conoscenza dell’hardware base, come i cavi appunto.
Prima di chiamare l’assistenza per segnalare un problema tecnico, ricordati sempre di verificare che:
- i cavi siano tutti collegati correttamente
- i cavi siano correttamente inseriti (prova a spingere fino in fondo lo spinotto)
- che non ci sia polvere negli spinotti e, nel caso, soffiala via
Dopo di che, riavvia la tua digital board e se il problema persiste – e solo all’ora – chiama pure il tecnico!
Hai bisogno di una consulenza esperta per utilizzare la tua LIM?

Noleggio stampante o acquisto? La guida completa per scegliere la soluzione migliore per la tua azienda
Per un’azienda il noleggio operativo di stampanti multifunzione è una valida alternativa all’acquisto della stampante. Il noleggio, infatti, è la scelta che molto spesso preferiscono i piccoli uffici e le aziende per convenienza e comodità, ma non è un’opzione valida per tutti.
Come se non bastasse, da qualche anno si parla anche di noleggio di una stampante in costo-copia, un’opportunità che vale la pena conoscere e valutare con la dovuta attenzione… Ma ne scriveremo tra qualche paragrafo.
Questa guida nasce proprio con questo intento: aiutarti a fare chiarezza su queste opzioni professionali e supportarti nel capire quale sia la soluzione migliore tra il noleggio operativo stampanti, il noleggio costo-copia o l’acquisto di una stampante. In questo modo saprai fare una scelta che migliori il tuo lavoro in ufficio e ti protegga da costi nascosti per salvare la liquidità della tua azienda.
Partiamo subito facendo un passo indietro e tornando sulla differenza tra stampante inkjet e laser. Se non ti è chiara, ti invitiamo a leggere questa guida completa che abbiamo scritto sull’argomento.
1) Noleggio stampante: cos'è, caratteristiche del servizio e vantaggi
Sarà capitato a (quasi) tutti di acquistare una stampante, anche solo per uso domestico. In questo caso il concetto è molto chiaro, ma non lo è altrettanto quando si parla di noleggio operativo della stampante.
Il noleggio è una modalità di fornitura tramite la quale il cliente riceve una stampante in affitto per un dato periodo di tempo a fronte di un importo fisso corrisposto, solitamente ogni mese. Di solito il canone di noleggio della stampante include:
- consegna,
- installazione
- formazione del personale sull’utilizzo del dispositivo
Questa forma di noleggio esiste da molto tempo, già da quando il cliente poteva scegliere di noleggiare una fotocopiatrice. In seguito, ha preso ulteriore forza con la diffusione delle moderne stampanti multifunzione.
Le stampanti multifunzione sono macchine complesse, particolarmente soggette ad obsolescenza strutturale e operativa. Richiedono manutenzione e frequenti aggiornamenti, con tecnologie in continua evoluzione che portano sul mercato modelli sempre più avanzati e con nuove funzionalità di stampa.
2) 5 grandi vantaggi per capire se ti conviene noleggiare o acquistare una stampante
Il noleggio delle stampanti multifunzione porta vantaggi soprattutto in merito a manutenzione, aggiornamento tecnologico della stampante stessa e della burocrazia relativa. E vogliamo parlare dei costi di noleggio?
Molti di questi vantaggi sono legati al noleggio costo-copia, una formula che aggiunge ulteriori opportunità e della quale parleremo meglio tra qualche paragrafo. Intanto spieghiamo meglio questi punti…
- Tra i fattori in gioco rientra la quantità di stampe mensili, unita alla uniformità del carico di lavoro nel tempo. Noleggiare una stampante multifunzione conviene dal momento in cui viene effettuato un cospicuo numero di stampe che consenta di ammortizzare la spesa del canone e qualora questo numero rimanga abbastanza costante per la durata del contratto. Per esempio: la tua azienda, che ha due sedi operative con 40 dipendenti ciascuna, necessita di 6 stampanti. Ovviamente pensi a stampanti multifunzione, che ti consentano di stampare velocemente, che si colleghino alla rete aziendale e che ti consentano di scansionare documenti e salvarli nel cloud dell’azienda. Hai necessità di stampare circa 10mila copie al mese, a colori e non solo in bianco e nero, in diversi formati (A4 e A5 soprattutto). Ecco che in questo caso, il noleggio è la soluzione alla quale pensare.

- Concordare preventivamente gli interventi di manutenzione della stampante, ti permette di includere il loro costo già nel canone di noleggio. Una scelta questa che non ti porta ad avere costi extra, diversamente a quanto accade nel comune acquisto di stampante.
Ma non solo…
- Contrattualizzando gli interventi, garantisci alla tua stampante multifunzione una corretta e costante manutenzione che ne allungherà la vita e, soprattutto, non ostacolerà la tua operatività in azienda con blocchi tecnici dovuti alla comune usura delle parti meccaniche. Questa è un’opzione legata al noleggio costo-copia e non al semplice noleggio stampante, ma di questo ne parleremo tra qualche paragrafo.
- Se la stampante è stata acquistata, rientra nel piano di ammortamento della tua azienda e, in questo caso, risulta più complesso sostituire il parco macchine: non solo perché è un’attività onerosa economicamente, ma anche per le incombenze burocratiche e fiscali legate all’operazione.
- Ultimo, ma è (forse) il vantaggio più evidente, allo scadere del contratto di noleggio è possibile sostituire la stampante con un modello di ultima generazione.
In conclusione: il noleggio di una stampante e di tutte le attrezzature in generale, risulta una soluzione flessibile, che non prevede incombenze fiscali per i beni ammortizzati, né un esborso iniziale particolarmente oneroso per l’azienda.
Al contrario! Il noleggio stampante prevede la deducibilità fiscale del canone, con notevoli vantaggi per la liquidità aziendale.
3) Noleggio o acquisto stampante: la tabella di confronto
Alla luce di quanto hai letto sopra, il noleggio stampante sembra la soluzione smart per la tua azienda. Ma è davvero cosi? A seguire trovi un ulteriore confronto chiaro e oggettivo. Solo al termine potrai valutare se per la tua realtà aziendale e per le tue abitudini, è meglio noleggiare o acquistare una stampante.
Una precisazione doverosa: la tabella a seguire analizza due diversi modi di ‘possedere’ una stampante, tramite noleggio o tramite acquisto. Per entrambe è possibile aggiungere personalizzazioni relative alla gestione della stampante stessa, del toner e/o dei consumabili. un esempio è il ‘costo-copia’ come descritto più avanti.
NOLEGGIO | ACQUISTO |
|
---|---|---|
ASPETTI ECONOMICI | Canone mensile, certo e programmabile | Costo una tantum |
Contratto a lungo termine | Libero da vincoli | |
Possibile maxi-rata finale e/o penale in caso di recesso | Nessuna penale o costo aggiuntivo | |
Formula personalizzabile | Decide tutto l’azienda proprietaria | |
ASPETTI FISCALI | No libro cespiti e canone deducibile | Viene ammortizzata come bene aziendale |
ASPETTI OPERATIVI | Toner e consumabili possono venire inclusi* | Gestione libera di consumabili e toner** |
Possibilità di includere il servizio smaltimento toner | Servizio smaltimento a richiesta | |
Fornitore unico | Scelta libera di ogni fornitore (toner, manutenzione, smaltimento…) | |
Monitoraggio della vita/operatività della stampante* | Nessun controllo da parte dell’azienda proprietaria né del fornitore** | |
Interventi tecnici possono essere inclusi e pianificati* | Interventi tecnici solo all’occorrenza e a chiamata** |
* a fronte di un contratto di noleggio in costo-copia
** possibilità di contratto in costo-copia per la gestione della stampante multifunzione
4) Quanto costa noleggiare o acquistare una stampante?
Questa è la parte che forse ti interessa maggiormente
Tieni sempre a mente che la cosa che incide di più sul costo di noleggio è la qualità della stampa unita alle performance della stampante. Una MFP (stampante multifunzione) che stampa rapidamente a colori, avrà un canone di noleggio e un prezzo di vendita più alti rispetto ad una stampante in bianco e nero per uso (semi)domestico.
Il mercato offre molte tipologie di stampanti multifunzione per tutti gli usi e con differenti caratteristiche operative e tecnologiche. Fare un confronto diventa complesso ma proviamo a definirli in base al gruppo di lavoro del tuo ufficio, cioè il numero di persone che useranno la stampante. Tieni a mente che la durata standard del noleggio è di 60 mesi (5 anni), ma può essere modulata all’occorrenza.
Numero utenti | Caratteristiche Stampante Multifunzione | NOLEGGIO (60 mesi) | ACQUISTO* |
---|---|---|---|
UFFICI DI GRANDI DIMENSIONI | ● A3/A4 ● Colore ● Scanner ● Fotocopiatrice ● Fronte/retro ● Doppio cassetto | A partire da | A partire da |
UFFICI DI PICCOLE/MEDIE DIMENSIONI | ● A4 ● Colore ● Fotocopiatrice ● Scanner ● Fax ● Fronte/retro ● Cassetto singolo | A partire da | A partire da |
LIBERI PROFESSIONISTI E PICCOLI UFFICI | ● A4 ● Bianco/nero ● Fotocopiatrice ● Scanner ● Fronte/retro ● Cassetto singolo | Noleggio facoltativo | A partire da 200 euro |
*i prezzi sono indicativi e si riferiscono ad una media di mercato (aggiornato a febbraio 2022)
Come detto, abbiamo considerato delle stampanti con caratteristiche standard e per uffici di medie e piccole dimensioni, ma l’offerta è molto più ampia e noi siamo a disposizione per valutare la soluzione migliore per l’operatività della tua azienda. Precisato questo…
Alla luce di tutte queste informazioni, qual è la scelta migliore? Dipende.
Lo abbiamo già detto in precedenza e lo ribadiamo: se hai una grande azienda magari con più sedi, con l’esigenza di scaricare dei costi, il noleggio potrebbe essere la soluzione più indicata.
Così come potrebbe essere la soluzione ideale se nella tua azienda famigliare, i tuoi tre dipendenti hanno già un carico di lavoro rilevante e vuoi togliere loro il pensiero della gestione della stampante.
Invece, se sei un professionista e fai poche stampe al mese, potrebbe essere più interessante l’acquisto della macchina per sollevarti da quel vincolo a lungo termine che invece di dà il noleggio, anche se si parla di un piccolo canone fisso mensile.
Riepilogando…
Il noleggio stampante:
- assicura un’elevata flessibilità nella gestione del parco macchine,
- evita l’obsolescenza delle attrezzature
- solleva il cliente da tutti gli oneri burocratici e gestionali
- potrebbe essere soggetto all’approvazione della finanziaria
Invece, l’acquisto della stampante:
- libera da qualsiasi contratto
- porta un leggero risparmio rispetto al canone di noleggio di 5 anni
Ti servono informazioni per capire qual è la soluzione migliore per la tua azienda?
5) Cos'è il noleggio ‘costo-copia’: caratteristiche, prezzi e vantaggi
A questo punto hai ben chiara la differenza tra il noleggio e l’acquisto di una stampante.
Se hai letto fino a qui, probabilmente, è perché trovi particolarmente interessante questa soluzione. Ma c’è altro che devi sapere…
Devi sapere anche che, al noleggio della stampante, puoi abbinare un ulteriore piccolo canone che ti permette di includere servizi opzionali al tuo noleggio operativo, per toglierti realmente qualsiasi pensiero legato alla tua stampante multifunzione. Questa possibilità l’avevamo già introdotta nella tabella comparativa.
Questo importo viene calcolato stimando il numero delle copie che andrai a stampare: si chiama ‘noleggio costo-copia’.
Vediamolo nel dettaglio…
Si parla di noleggio costo-copia quando, oltre al canone della stampante, si prevede una quota fissa per ogni copia stampata. In questo contratto il fornitore del servizio provvede a:
- installazione,
- configurazione,
- assistenza,
- manutenzione,
- fornitura di consumabili
Ci sono molte possibilità di canone di noleggio e costo-copia per soddisfare le singole esigenze. La soluzione più diffusa prevede un tetto massimo di copie mensili ad un costo copia concordato. Superato il limite mensile, si paga una differenza definita da contratto.
Scegli il partner giusto con un alto standard di servizio.
Grazie all’esperienza di PTS risparmi fino al 30% sui costi di stampa.
Scarica gratuitamente la guida ai quattro servizi PTS.
Vediamo nel dettaglio quali sono le voci principali che determinano il costo del noleggio in costo-copia:
- Numero di stampe bianco/nero previste
- Numero di stampe colore previste
- Formato di stampa
- Ricambio toner nero
- Ricambio toner colore
- Kit manutenzione B/N
- Kit manutenzione colore
- Numero e durata interventi di assistenza
A fronte di questa stima, si determina il canone mensile del costo-copia che parte dai 0.005 cent. per la stampa in B/N e 0.044 cent. per la stampa a colore. Ribadiamo che questi sono valori indicativi e il costo della copia si somma al canone di noleggio della stampante che si va a scegliere.
È fondamentale sottolineare che, sia nel caso del noleggio operativo che del costo-copia, definire uno standard risulta complesso. Con questa guida abbiamo fatto luce su quegli aspetti che concorrono alla definizione di un prezzo, ma non si tiene conto delle singole necessità.
Per questo è fondamentale affidarsi ad un fornitore con esperienza comprovata, in grado di dare la consulenza adeguata per definire la soluzione più conveniente per l’azienda.
6) Come si contano le copie stampate in un mese?
Il monitoraggio delle stampe mensili è possibile grazie a diversi sistemi di rilevamento che consentono al tuo fornitore di monitorare automaticamente le copie da remoto. Il più diffuso è MPS.
Con il sistema MPS anche tu puoi monitorare e controllare il numero di pagine stampate e l’utilizzo delle tue stampanti.
Non è tutto: grazie a sistemi più complessi, puoi definire utilizzi particolari per ogni gruppo o per singolo utente.
7) I vantaggi del 'costo-copia' anche se hai già una stampante
Se hai letto fino a qui, probabilmente hai già un’idea di cosa sia meglio per la tua realtà aziendale.
Però se hai già acquistato una stampante e vuoi comunque toglierti qualsiasi pensiero legato alla sua gestione (toner, consumabili, manutenzione…), anche per la tua azienda è possibile abbinare un servizio di costo-copia.
Le caratteristiche sono le stesse ed è sempre modulabile su quelle che sono le tue esigenze di stampa.

Ecco, ora hai il quadro completo per capire se alla tua azienda conviene il noleggio o è meglio acquistare una stampante. Ovviamente è importantissimo affidarsi ad un partner competente, soprattutto se ti affiancherà nei prossimi cinque anni lavorativi.
CERCHI UNA SOLUZIONE SENZA PENSIERI? IL NOLEGGIO STAMPANTE È LA RISPOSTA.
CERCHI UNA SOLUZIONE LIBERA DA VINCOLI E VUOI GESTIRE IN AUTONOMIA I COSTI DERIVATI? VALUTA L’ACQUISTO DELLA STAMPANTE.
Che tu preferisca il noleggio o l’acquisto, è fondamentale scegliere il partner giusto, con esperienza nel settore e in grado di fornirti un servizio di alta qualità. Questo si traduce in supporto al tuo lavoro evitandoti lunghe attese forzate.

LIM per la scuola: come sceglierla, prezzi e modelli a confronto
Probabilmente se hai trovato questa guida, sai già cosa sia una LIM e hai già in mente l’uso che ne farai. Magari la stai già utilizzando per la tua didattica in aula…
Se così non fosse o se non trovassi soddisfazione dall’uso che ne stai facendo, ti veniamo in aiuto noi con questa guida che ti permette di fare chiarezza sulle caratteristiche che deve avere una LIM.
In questa guida troverai informazioni chiare, approfondite e trasparenti per conoscere gli aspetti da tenere in considerazione quando devi scegliere la LIM per la scuola, così che risponda agli obiettivi didattici e alle possibilità del tuo istituto.
Leggendo questa guida sulle LIM capirai che il prezzo non è (e non può essere) l’unica variabile che devi considerare, ma devi valutarne l’operatività in aula e quanto possa aiutarti a coinvolgere i tuoi studenti.
Queste sono informazioni preziose che non troverai in nessun E-commerce, nemmeno in quelli settoriali. Da anni noi di PTS forniamo lavagne LIM alle scuole di ogni ordine e grado delle provincie di Modena, Bologna e Reggio Emilia: ogni giorno ci confrontiamo con docenti e dirigenti scolastici e ne ascoltiamo il punto di vista “su campo” ed è da qui che è venuta l’idea di mettere tutto nero su bianco in questa guida che ti aiuterà a rispondere alla domanda: “Qual è la LIM migliore per le mie esigenze?”
1) Che cos’è una LIM: introduzione
Se non hai idea di cosa sia una LIM, facciamo un passo indietro e partiamo da una definizione: la LIM è una particolare lavagna interattiva multimediale che integra la tradizionale didattica frontale con un approccio formativo rispettoso delle esigenze e delle potenzialità dello studente.
In pratica, questo strumento rende digitali e interattive le lezioni in aula, integrandole con contenuti disponibili in Rete che poi vengono mostrati alla classe in tempo reale. A questo si aggiungono le potenzialità date dalle LIM di ultima generazione che, semplificando molto, possono essere definite come “monitor con un sistema operativo integrato” che li rende veri e propri pc. Li troverai descritti più avanti.
A questo punto forse ti starai chiedendo se la LIM che stai usando a scuola sia di ultima generazione…

C’è un macro indicatore che ti fa capire chiaramente di che tipo è la LIM che usi in classe: l’assenza di un videoproiettore esterno. Se la LIM che utilizzi mostra immagini, testi e video senza bisogno di altri apparecchi collegati, siamo già a buon punto.
Sì, perché tra le varie potenzialità di questi monitor interattivi multimediali – noi li chiamiamo MIM (acronimo di “monitor interattivo multimediale”) – c’è la possibilità di scrivere direttamente su di una pagina Web, utilizzando le dita o apposite penne digitali, di salvarle e di inviarle agli alunni.
Ovviamente è anche possibile aprire presentazioni, immagini e video per rendere più interattiva la didattica e coinvolgere maggiormente l’alunno che segue la lezione a distanza.
Grazie alla LIM il docente crea un ambiente di lavoro partecipativo e coinvolgente, trasportando l’operatività della classica lavagna all’interno di uno spazio multimediale. Con la LIM il vecchio diascopio va ufficialmente e definitivamente in pensione!
Questo è un primo excursus nel mondo delle LIM per la scuola. A seguire approfondiremo le potenzialità operative delle LIM progettate per l’Educational, ma ora cerchiamo di capire perché è importante usare una LIM in classe.
2) Perché usare a scuola una LIM di nuova generazione: 7 buone ragioni
Per quanto hai letto prima, dovrebbe essere evidente che una lavagna LIM apre a nuove opportunità didattiche fatte anche di attività laboratoriali ed esperienziali. Senza dubbio, catturare l’attenzione dello studente e mantenerla per tutta la lezione è una parte complicata per il docente, ma con la LIM questo ostacolo viene ampiamente superato. Per cinque ragioni:
- la LIM rientra nella comfort zone dello studente. Questo vuol dire che si trova in classe uno strumento intuitivo, vicino al suo mondo fortemente tecnologico, con il quale sentirsi a proprio agio. Un aspetto da non sottovalutare è proprio questo: la generazione Z è nativa digitale ed è il suo essere così avvezza alla tecnologia che la rende, ai loro occhi, uno strumento indispensabile del quotidiano, socializzazione inclusa.
- una LIM per la didattica risulta essere uno strumento coinvolgente in grado di collegare lo smartphone o il pc dello studente alla lavagna luminosa multimediale. Può così scambiare file, visualizzarli sul proprio device o riprodurli sulla LIM. Ah… chiaramente il docente ha la possibilità di limitare le azioni di chi è collegato così che non ci siano “sorprese” durante la lezione.
- le LIM di ultima generazione funzionano con app uguali a quelle che ogni singolo studente e ogni docente installano sul proprio smartphone. Il concetto di “applicazione” è ormai chiaro in tutti: ogni app è lo strumento che risolve una specifica esigenza.
- se ora ti stai chiedendo se puoi scaricare le app per la LIM dallo store, proprio come fai per lo smartphone, la risposta è ‘si’. La lavagna interattiva multimediale di nuova generazione ha un suo store dal quale scaricare le app complementari alla didattica. Ricapitolando: le app installate sulla LIM per la scuola potenziano l’esperienza in classe, permettono all’insegnante di personalizzare l’apprendimento, di facilitare la memorizzazione dei concetti e, soprattutto, di coinvolgere gli studenti anche quelli con con esigenze speciali, siano DSA o diversamente abili, rispondendo alle necessità di ciascuno con lo strumento migliore.
- se parliamo di didattica inclusiva, la LIM è lo strumento che senza alcun dubbio guarda in questa direzione e che stimola le abilità e le potenzialità del singolo studente.
- il distanziamento sociale al quale i ragazzi sono stati obbligati con la DAD, ha un peso emotivo che ricadrà anche sul loro rapporto con la didattica. Per questo e per tutto quello detto prima, una lavagna multimediale come la LIM di ultima generazione (MIM) contribuisce a ridurre la distanza docente-studente, coinvolgendolo, agevolando l’apprendimento e facilitando la condivisione delle lezioni.
- Esistono LIM per tutte le esigenze e per tutte le tasche: ad oggi praticamente tutte le scuole hanno il budget necessario per acquistare almeno una lavagna interattiva multimediale. La competitività che c’è sul mercato e lo sviluppo tecnologico, hanno permesso di abbattere i prezzi di questi monitor interattivi. Tutto a vantaggio dell’utente finale che si trova una LIM tecnologicamente avanzata ad un prezzo più che interessante.Scorrendo la pagina troverai una tabella comparativa e potrai verificare quanto abbiamo scritto. Tieni presente che, probabilmente, lo Stato destinerà fondi per l’acquisto di questo strumento didattico.
Ad oggi la LIM di ultima generazione è un valido strumento operativo in grado di scalfire il distanziamento creatosi con la DAD in tempo di pandemia Covid.
Tra poco approfondiamo il discorso app per la didattica integrate nella LIM, ma ora cerchiamo di capire quali sono le caratteristiche da considerare prima di acquistare una LIM per la scuola.
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LIM per la scuola?

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3) Cosa valutare in una LIM prima di acquistarla per la scuola
Quando devi scegliere una LIM in base al budget a disposizione della scuola, sicuramente presti molta attenzione alle caratteristiche, alle prestazioni e al prezzo (se hai la giusta preparazione tecnica per poterli valutare o se hai fatto un qualche corso introduttivo alla LIM per la scuola). Fai tutte le dovute valutazioni, come se fosse tua.
Invece quando si sceglie la LIM partecipando ad un bando, si abbassa questa soglia di attenzione. Questo perché ci si affida alla selezione fatta da un fornitore che dovrebbe essere esperto e proporti l’articolo con il miglior rapporto qualità-prezzo-prestazioni per le tue esigenze.
Purtroppo spesso capita che ci si trovi davanti a soluzioni al “ribasso”, dove il prezzo è l’unico vero fattore che veicola l’offerta.
Questo è un rischio che porta a pagare poco una soluzione che è effettivamente “da poco”: una LIM di questo tipo spesso non ha tutte le funzioni che possono servire in classe e non ha la qualità tecnica che dovrebbe avere un monitor interattivo multimediale predisposto per un uso intensivo.
Di fatto questa LIM non risponde alle esigenze di chi deve usarla, sia un insegnante o un alunno, ma soddisfa chi deve pagarla.
Con questa guida vogliamo fornirti tutti gli strumenti utili per permettere alla tua scuola un acquisto che:
- rispetti le esigenze di tutti
- duri nel tempo
- non tema un uso intensivo
soprattutto, che sia un monitor interattivo progettato per l’Educational… Una vera LIM per la scuola.
Partiamo con il vedere quali sono le caratteristiche tecniche che deve avere una LIM da installare in un’aula scolastica.
Se ancora non l’hai vista, sul nostro sito trovi un’altra guida di approfondimento, scritta per chi vuole sapere tutto sulla lavagna LIM (come funziona e come usarla con efficacia).
4) Scegliere una LIM per l’aula: 8 caratteristiche indispensabili
Iniziamo con una differenziazione fondamentale: quando parliamo di LIM di vecchia generazione, parliamo di un monitor che funziona SOLO se si collega a un pc. Questa è la prima caratteristica fondamentale.
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- Smetti di cercare soluzioni di lavagne multimediali con videoproiettore! Sono ormai tecnologie superate, che si portano dietro guasti e interventi tecnici molto più frequenti rispetto alle LIM di nuova generazione. Queste ultime ti sembreranno leggermente più costose rispetto alle vecchie soluzioni con videoproiettore, ma sono decisamente più economiche nel medio periodo, poiché non comportano frequenti sostituzioni, problemi tecnici o riparazioni di componenti hardware.
- In questa guida hai trovato più volte la dicitura ‘LIM di nuova generazione’, che noi abbiamo anche chiamato MIM: si tratta di una LIM nata per le specifiche esigenze del mondo scolastico, una LIM con installate app per la scuola, una LIM con un proprio sistema operativo, una LIM dove un pc collegato diventa un ‘plus’ e non una ‘conditio sine qua non’.Certo, in commercio si trovano anche LIM di nuova generazione basiche, ma non presentano il foglio lavagna, per esempio, né tutte le app per il mondo Educational che si trovano sui vari store.
I MIM, le LIM di ultima generazione, sono veri e propri monitor interattivi multimediali con caratteristiche tecniche innovative e all’avanguardia rispetto alle tradizionali LIM. Eccole:
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- Schermo antiriflesso e antiurto: questi sono i requisiti fondamentali per un monitor installato in un’aula.
- Un monitor interattivo di ultima generazione non ha bisogno di alcuna manutenzione alle lampade e non necessita di calibrazioni varie. Perché? Perché non c’è più una lampada da calibrare né da collegare. Diciamo addio all’errore ‘nessun segnale video’!!!
- Un MIM ha un’estrema semplicità d’uso e nessuna sorpresa: la familiarità che ormai riscontriamo nell’uso di smartphone e tablet, la ritroviamo in un monitor interattivo multimediale di ultima generazione.
- Come detto, sulla MIM trovi già installate le comuni app per la DAD e a queste si affiancano fogli di calcolo, documenti, reader… Non sono sufficienti? C’è sempre la possibilità di installare altre app direttamente dallo store.
- La MIM funziona senza PC e ha un sistema operativo Android, è autonoma in tutto e per tutto. Tuttavia, se si ha l’esigenza di utilizzare un programma particolare, per esempio Autocad, è sempre possibile collegare il proprio pc.
- La MIM si collega alla rete scolastica sia con cavo di Rete che con Wi-Fi. Il Wi-Fi permette anche a terzi di collegarsi (solo se all’interno della stessa rete), per condividere il proprio device e rendere la lezione più interattiva.
Basta schermi ribaltati, icone che spariscono, schermo duplicato, il MIM è il futuro della scuola!
5) Usare la LIM in aula: 5 app per la didattica apprezzate dagli insegnanti
Che la rivoluzione digitale abbia aiutato a sviluppare altre metodologie d’insegnamento è diventato lampante durante la quarantena Covid quando, con la DAD, è stato necessario trovare un’alternativa a quello che è sempre stato un rapporto “de visu”.
In questo nuovo approccio didattico, le app si rivelano strumenti ‘attivi’ poiché stimolano e coinvolgono lo studente e sono in grado di mantenere (ed eventualmente riprendere) la sua attenzione anche al di fuori dell’orario scolastico, a differenza di quanto faceva la classica lavagna.
Hai già letto della varietà di applicazioni con una forte valenza pedagogica: tutte hanno caratteristiche che bene si prestano ad una didattica partecipativa e inclusiva. In questa guida inseriamo anche le 5 app per la didattica più apprezzate dagli insegnanti. Magari alcune le stai già utilizzando…

- Per fare brainstorming con la classe può essere utile Padlet: una wall sulla quale attaccare post-it virtuali. Permette di inserire contenuti multimediali in una bacheca online per appuntare, collaborare e assemblare.
- Vuoi scrivere un testo partecipativo? Storybird fa al caso tuo. Storyboard è un’app di creazione testi che parte da illustrazioni create da professionisti. Da qui i ragazzi possono scrivere veri e propri racconti, da soli o in gruppo. In più c’è la possibilità di stampare quello che diventa a tutti un libro a tutti gli effetti.
- Hai mai sentito parlare di social reading? Betwyll è l’app che soddisfa i lettori più incalliti e che può appassionare quelli meno avvezzi. Con Betwyll gli studenti possono leggere e commentare testi in 140 caratteri, mettendo insieme lettura profonda e social networking.
- Se volete divertirvi con la grafica c’è Canva: webapp che consente, anche ai più piccoli, di creare progetti grafici ed editoriali strutturati e di condividerli. I ragazzi possono creare brochure, presentazioni, grafiche social e anche animazioni.
- Se vuoi portare la gamification nella tua didattica, puoi utilizzare Kahoot. Kahoot è un’app con la quale puoi creare in modo semplice e divertente quiz, questionari, test e verifiche.
Ovviamente la gamma di app tra le quali scegliere è molto ampia e ti basta fare un giro su un qualsiasi store digitale per trovare quella che fa al caso tuo. Ad esempio, puoi trovarne di specifiche per la gestione dell’apprendimento digitale, come Edmodo con i suoi strumenti e risorse che ti aiutano a gestire l’aula e a coinvolgere gli studenti in remoto e in più lingue. O come Classdojo che collega gli insegnanti a studenti e genitori per costruire una comunità in classe.
6) Prezzi e i modelli di LIM più adatti per l’Educational
Per quanto detto in precedenza, abbiamo chiarito che una Lavagna Interattiva Multimediale connessa alla rete scolastica (meglio se Wi-Fi) è un efficace strumento didattico.
A questo punto è doveroso specificare che non tutte le LIM sono uguali e che possono differenziarsi, anche sensibilmente, per:
- qualità
- durata
- semplicità d’uso
- prezzo
L’offerta del mercato è molto ampia ed è opportuno informarsi a dovere e con calma per fare le dovute valutazioni. Per questo abbiamo fatto “i compiti a casa” per te, per aiutarti a fare chiarezza in modo consapevole e senza bruciare ore di tempo saltando da una guida all’altra.
Ecco la nostra tabella comparativa dei migliori modelli di Lavagne Interattive Multimediali in commercio…
7) Conclusioni
Questo è tutto quello che devi sapere dei monitor interattivi multimediali per la scuola. Riassumendo…
Se stai valutando l’acquisto di una LIM confronta sempre:
- le caratteristiche tecniche e differenze di un monitor interattivo o lavagna LIM
- la durata nel tempo dei singoli modelli
- il prezzo dei vari modelli di Lavagne Interattive Multimediali
La scelta della LIM migliore per la tua classe influenza il modo di insegnare e definisce le tue lezioni. La LIM è un’opportunità per te insegnante, ma anche e soprattutto per l’apprendimento dei tuoi studenti. Sceglila con attenzione! Ad esempio, questi sono i modelli di lavagne interattive che proponiamo alle scuole.
Vuoi vedere una nostra LIM in azione? Richiedi una DEMO GRATUITA o mandaci altre domande e togli ogni dubbio!
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Lavagna LIM o Monitor Interattivo? Tutte le caratteristiche
[Aggiornata al 17 Giugno 2021]
Si chiamano Lavagne LIM. O meglio, si chiamavano. Oggi (e soprattutto domani!) i protagonisti sono ormai i Monitor Interattivi, la naturale evoluzione touch screen avanzata delle amate lavagne multimediali.
Sì, perché le soluzioni di monitor touch professionali di ultima generazione sono e saranno tra gli strumenti chiave per molteplici ambiti.
(Le lavagne LIM di nuova generazione della serie di display touch interattivi PN-TH1 di Sharp, hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento del Best of Show InfoComm 2019).
Una tecnologia apprezzata ed efficace (già adottata dal 50% delle imprese italiane) che tanto sta piacendo ai nuovi spazi di lavoro interattivi e virtuali, E non credere che siano solo per aziende medio-grandi: anche piccoli uffici, studi professionali e, ovviamente, scuole, università ed enti formativi stanno alzando l’asticella della qualità dei servizi da offrire e delle lezioni.
Ma quali sono allora le caratteristiche delle lavagne interattive multimediali e dei monitor interattivi (anche detti Big PAD o display touch)? Scopriamole insieme!
1) Lavagne LIM e Monitor Interattivi: le caratteristiche
Collaborazione tra gruppi di lavoro o studio. Rapida diffusione delle idee e delle informazioni. Spazi condivisi e aperti. Sono questi i pilastri, portati dal digitale, che caratterizzeranno gli spazi di lavoro e le attività degli uffici, ma anche delle scuole. Una trasformazione tecnologica per migliorare sia le performance lavorative che le esperienze di apprendimento.
(Aggiornamento Gennaio 2020: si stima che entro il 2025 sarà tra i 32 e i 60 miliardi di euro la crescita delle richieste di soluzioni video per la comunicazione e la collaborazione nelle aziende (+ 9%)).
Tecnologie come le lavagne LIM, uno dei device più diffusi all’interno proprio delle scuole (solo il 16% non ne possiede almeno una). Uno strumento che nel corso degli ultimi anni, ha visto affiancarsi i Monitor Interattivi touch, che ne rappresentano il più avanzato successore.
Due tipologie di device con differenze importanti, non sempre facili da approfondire, ma che possono spostare l’ago della bilancia sull’orientamento verso una soluzione piuttosto che un’altra.
La domanda da porsi, infatti, è: “Quale strumento mi permette di lavorare meglio, più velocemente, con più efficacia e che può essere usato facilmente anche da non esperti in materia tecnologica?“.
Sono 9 le principali categorie di caratteristiche che distinguono un Monitor Interattivo touch da una Lavagna LIM:
- Funzione
- Risoluzione
- Connessione & Funzionamento
- Prezzo
- Contesto
- Applicazione
- Durata
- Interazione
- Hardware & Software
Scopriamo tutte le caratteristiche delle lavagne LIM e dei monitor interattivi in dettaglio!

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2) Le Differenze Tecniche tra una Lavagna LIM e un Monitor Interattivo
Per capire se per il tuo ufficio o scuola sia meglio una lavagna LIM “vecchio stile” o un monitor touch, avere ben chiare le differenze tecniche e di funzionamento è vitale.
Perché vitale? Perché permette di evitare investimenti fallimentari e dolorosi. Un bel vantaggio, no?
2.1 Connessione & funzionamento
C’è un elemento, in particolare, che fa capire (nel 99,9% dei casi) se si è di fronte a una Lavagna LIM o a un display touch screen professionale: il videoproiettore (prezzo medio per un modello professionale: a partire da 700€).
La popolare lavagna interattiva funziona – al di là della tipologia, dimensione e formato dello strumento su cui vengono proiettati i contenuti interattivi – con l’ausilio categorico di questo device e grazie al collegamento a un computer. I contenuti che vengono proiettati e su cui è possibile interagire, infatti, sono quelli che vengono lanciati e salvati su un PC specifico.
Una caratteristica (potenzialmente) “scomoda”, se si pensa che è necessario fornirsi di un computer dedicato (prezzo: a partire da 200€/250€) per permettere alla lavagna LIM di funzionare correttamente. Oppure utilizzare PC privati: una soluzione, però, che solitamente non convince pienamente da un punto di vista della privacy (notifiche email, messaggi Skype, file e cartelle personali, ecc.).
Cosa propone invece un monitor interattivo di diverso? Il fatto di poter già essere operativo con un collegamento a un semplice dispositivo NUC (Next Unit Computer), un mini PC (prezzo: a partire da 120€) funzionale alla semplice attivazione degli applicativi del display touch.
Non è necessario salvare sul mini PC i contenuti su cui si vuole lavorare: il collegamento via USB o Wireless permette di gestire e far apparire sul display solo i quelli necessari alle attività.
Lavagna Interattiva Multimediale
- Collegamento a PC/Computer principale
- Videoproiettore
- Wireless
- WiFi
Monitor Interattivo
- mini PC (NUC) compatto
- Wireless
- WiFi
2.2 Risoluzione & ciclo di vita
Sebbene entrambe le tecnologie condividano l’indispensabile (ormai) funzione di collegamento Wireless e Wi-Fi, c’è un altro importante fattore tecnico che le distingue: il ciclo di vita e durata dei dispositivi.
E questo nonostante le ultime generazioni di modelli LIM abbiano visto alzare la loro “età media”, arrivando oggi a garantire un funzionamento costante fino a 2 – 3 anni.
Passato questo arco temporale – dovuto alle sue caratteristiche tecniche e di fabbrica – ci si imbatte in frequenti interventi tecnici (sul videoproiettore, piuttosto che sullo schermo o sui device collegati). Frequenti e dispendiosi.
Sì, perché in parte anche per le lavagne LIM vale la regola generale dei dispositivi tecnologici: più una soluzione è eccessivamente economica e più si pagherà pegno sul suo utilizzo continuativo nel tempo (a chi non è mai capitato di acquistare un PC o smartphone di bassa categoria, rimanendo poi dopo poco a piedi per un suo guasto improvviso?)
Sono ovviamente valutazioni da fare tenendo in considerazione anche questo aspetto: “economico” (troppo) non significa fare un “affare“.
E questo perché, dall’altro lato, gli odierni display interattivi touch sono capaci di offrire massime performance, durature nel tempo e con minimi interventi tecnici necessari (tra cui, ad esempio, interventi di aggiornamento o sostituzione del Mini PC operativo). Un ciclo di vita che arriva, in media, fino a 8 – 9 anni.
Un’evoluzione che ha travolto anche le caratteristiche di risoluzione degli schermi touch. Una lavagna LIM, infatti, offre una modelli di schermi “solo” in HD e Ultra HD (risoluzioni eccellenti per praticamente qualsiasi utilizzo e attività). Risoluzione che nei monitor interattivi può arrivare, in più, da 4K fino a 8K e con schermo antiriflesso. Quest’ultima una peculiarità non di secondaria importanza, se si pensa che per una visualizzazione ottimale i dispositivi LIM necessitano di ambienti oscurati o comunque senza luce diretta sullo schermo.
Eventualità che non disturba invece le attività di un monitor touch interattivo. Caratteristiche che fanno la differenza sul grado di affaticamento visivo e cognitivo, ma soprattutto sull’efficacia e stimoli durante l’uso dei dispositivi.
Lavagna Interattiva Multimediale
- HD
- Ultra HD
Monitor interattivo
- Ultra HD
- 4K o 8K
- Antiriflesso
SEI PIÙ CONFUSO DI PRIMA?
🖥Allora guarda – in concreto – di cosa stiamo parlando: ecco modelli, funzionalità specifiche delle soluzioni touch multimediali per l’ufficio e la scuola
2.3 Differenza di prezzi
Certo, la qualità della tecnologia touch, delle app per la didattica o l’ufficio sono fondamentali, ma anche il portafogli vuole la sua parte!
Ebbene sì: rispetto a un modello di lavagna LIM dotato di videoproiettore, il costo di un Monitor Interattivo di nuova generazione è più alto.
Ma prima di arrivare a conclusioni affrettate, facciamo un esempio concreto: una soluzione di lavagna interattiva con videoproiettore che proponemmo all’IIS Pacinotti di Cagliari.
Ecco in dettaglio il suo prezzo:
- dimensioni schermo lavagna LIM da 77’’ pollici: prezzo medio 700€;
- videoproiettore professionale interattivo Epson (media qualità): prezzo medio 1.100€ – 1.300€;
- Notebook dedicato: prezzo medio 400€;
- lampada nuova di ricambio per videoproiettore e relativa periodica manutenzione: prezzo medio tra i 100€ e i 300€ ogni 1 o 2 anni.
Apparentemente, una lavagna LIM tradizionale costa meno di un modello di Monitor touch moderno.
Ma oltre ad invitarti a dare una sbirciata alla tabella comparativa completa dei prezzi di lavagne interattive multimediali di ultima generazione più vendute, attenzione!
C’è un elemento fondamentale che sposta l’equilibrio della “partita” nel costo tra una LIM tradizionale e una senza videoproiettore: la manutenzione.
Infatti, una lavagna interattiva di nuova generazione non ha costi legati alla manutenzione tecnica del videoproiettore: una caratteristica che la rende, sulla base del suo ciclo di vita medio (6 – 9 anni), più conveniente di un modello tradizionale.
2.4 Interazione & esperienza touch
Venendo alle specifiche caratteristiche tecniche di uso dei due strumenti, sembra chiaro che la parola d’ordine sia “interazione“. Ma con quanta qualità? Come si può immaginare, anche questa è una categoria che evidenzia il solco di possibilità che i due device possono garantire.
A partire da quella più peculiare offerta dal solo monitor interattivo: il poter svolgere attività in contemporanea e in real time, collegando fino a 4 dispositivi diversi (PC, Tablet).
Con quali vantaggi? Immaginiamo che, durante una videoconferenza (o una lezione online), il Responsabile Commerciale o il direttore creativo stiano presentando le prossime strategie di promozione o lancio del nuovo prodotto, e che a un certo punto interpellino i colleghi: gli inermi presenti come possono descrivere e far capire in modo efficace il loro punto di vista?
Lo potranno fare semplicemente connettendo il proprio smartphone, tablet o PC al monitor interattivo, e interagire coi contenuti mostrati direttamente sul display.
Lavagna Interattiva Multimediale
- Fino a 10 tocchi sullo schermo in contemporanea
- 1 dispositivo operativo collegato (PC)
Monitor Interattivo
- Schermo touch capacitivo (Accuratezza tocco dell’87,5%)
- Fino a 30 tocchi sullo schermo in contemporanea
- Fino a 4 dispositivi operativi in contemporanea (Tablet, PC)
- Fino a 50 dispositivi mobili collegati a un solo monitor
- Collegamento di 2 o più monitor in 1

2.5 Hardware & software
È proprio necessario poi menzionare la comodità di poter collegare sia dispositivi iOS che Android?
Di certo un “plus” più che gradito e che farà felici i professionisti che lavorano esclusivamente in ambiente Apple. Un bel sollievo per tutte le tipologie di attività di lavoro quotidiane e in qualsiasi settore.
Lavagna Interattiva Multimediale
- Webcam
- Touch-pen e cancellino
- Microfono ambientale professionale
Monitor Interattivo
- Webcam
- Touch-pen e cancellino
- Microfono ambientale professionale
- Compatibilità sistemi Windows, Android e iOS

3) Uso e funzionamento
La domanda che avrai in testa, ora, è: “Ma per la MIA specifica azienda o scuola, è sufficiente una lavagna interattiva o è più indicato un monitor touch?“.
Come anticipato, la risposta è: “dipende”.
Sì, “dipende” perché la prima soluzione può svolgere – in modo professionale e con buoni standard di velocità e resa grafica – un numero limitato di attività.
La seconda può coprire molteplici campi ed adattarsi a nuove esigenze di lavoro che magari prima la TUA scuola, ufficio o azienda non aveva.
Una cosa, però, possiamo garantire e scolpire come “legge”: che una lavagna LIM tradizionale non è (più) indicata per contesti business e aziendali. Mentre le lavagne touch di ultima generazione possono essere un valido alleato per attività molto specifiche.
Anche per le scuole, oggi più che mai, un dispositivo touch più avanzato permette di far avanzare anche la qualità della didattica stessa.
Se capire in dettaglio come funziona e come usare con efficacia una lavagna LIM di nuova generazione, questa guida fa per te.
Ma vediamo un po’ nel dettaglio le principali differenze di funzionamento.

3.1 Funzioni e attività
Videoconferenze e business meeting digitali, formazione aziendale, i lavori in team, lezioni scolastiche: tutte attività che è possibile svolgere sia attraverso tecnologia LIM, sia tramite monitor touch professionali.
Qual è quindi la differenza sostanziale tra i due device? In due parole: interattività e multioperatività.
Il “segno particolare” del monitor interattivo, infatti, risiede nelle app integrate a suo interno (tra questi SD Connect, Touch Viewer & Overlay, Pen Software di Sharp), strumenti che garantiscono una diretta interazione in tempo reale e in contemporanea con i maggiori software e applicativi cloud professionali.
Il principale vantaggio? Per esempio, poter lanciare video da file o dal web mentre si prendono appunti su un foglio libero o da un file Excel, mentre è attiva una sessione di videoconferenza. Un valore distintivo, questo, che non è alla portata delle tradizionali lavagne multimediali.
Lavagna Interattiva Multimediale
- Videoconferenze
- Formazione e lezioni scolastiche
Monitor Interattivo
- Videoconferenze e Videocollaborazione
- Formazione aziendale
- Formazione e lezioni scolastiche
- Meeting professionali multioperativi (Videoconferenza + Presentazioni interattive)
3.2 Contesti di utilizzo
Un’altra significativa differenza che dovresti tenere a mente nella tua valutazione è questa: una lavagna interattiva o un display touch possono essere utilizzati all’interno di qualsiasi spazio in ufficio, azienda o scuola?
Decisamente no.
La freccia più appuntita a disposizione dei monitor touch interattivi (a differenza delle lavagne LIM) è sicuramente una: la versatilità.
A nostro parere questa è una caratteristiche che meglio di altre scava il divario tra la prima tecnologia e la seconda: la possibilità di usare un solo dispositivo per fare il lavoro di 4.
I vantaggi? Un significativo vantaggio economico-finanziario, in primis.
Sì, perché acquistare o noleggiare un solo monitor da utilizzare all’interno di una sala riunioni per presentazioni aziendali, per poi spostarlo all’interno di una saletta privata per videoconferenze, e sfruttarlo infine durante una fiera o evento di settore.
Lavagna Interattiva Multimediale
- Sala riunione
- Aula scolastica
Monitor Interattivo
- Sala riunione
- Aula scolastica
- Showroom
- Stand fieristico
- Reception hall
3.2 Applicazione
Una panoramica che si conclude con una caratteristica sottovalutata, ma tutt’altro che marginale: le possibilità di applicazione dell’hardware. Ovvero: come si possono attrezzare lavagne LIM o monitor interattivi all’interno degli spazi di lavoro.
Mentre la lavagna LIM si offre solo per essere applicata a parete o a carrello mobile (dato che il suo funzionamento è vincolato ad un videoproiettore), il monitor touch rende possibile un’ installazione a tavolo in orizzontale, molto apprezzata da studi professionali e agenzie creative, in particolare (ma non solo!).
Lavagna Interattiva Multimediale
- A parete
- A carrello mobile
Monitor Interattivo
- A parete
- A carrello mobile
- Tavolo (installazione orizzontale face-up)
4) La novità: Windows Collaboration Display
Un trend di crescita ed evoluzione, quello di queste tecnologie, che continua a correre veloce. Ne è l’esempio più recente il lancio – avvenuto il 9 Settembre scorso a Milano – di Windows Collaboration Display: una soluzione firmata Sharp in collaborazione con Microsoft, che non si presenta come un sostituto dei dispositivi presenti in azienda, ma come un loro naturale potenziamento.
Protagonisti di questa nuova tecnologia integrata sono uno schermo touch interattivo da 70 pollici, integrato con la suite Office 365 con tutte le funzioni di Microsoft Teams, e completato con tecnologia IoT (Internet delle cose).
Perché rappresenta un balzo in avanti ulteriore per la famiglia dei monitor interattivi? Perché ridisegna l’efficacia, la produttività e il piacere del lavoro in ufficio e nelle sale riunione, rendendole uno spazio interconnesso e dalle molteplici potenzialità. Ecco alcune sue caratteristiche più sorprendenti:
- Temperatura e umidità: rilevate e regolate in automatico per un comfort costante nella sala;
- Persone nella sala: ne viene identificato il numero e regolato di conseguenza il microfono;
- Luce: regolata l’intensità in automatico per evitare sforzi visivi;
- Qualità dell’aria: misurate e aggiustati i livelli di CO2 e VOC (composti organici volatili)
- Videocamera risoluzione 4K
- Microfono ad ampio raggio e una serie di altoparlanti
- Tecnologia Sharp Pen-on-Paper
- Touch capacitivo a 30 tocchi
Cerchi ancora di capire se un Monitor touch o una Lavagna Multimediale fa al caso tuo?
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Tutto sulla Lavagna LIM: come funziona e usarla con efficacia
Di guide su come usare al meglio le funzioni di una lavagna LIM nell’era digitale ce ne sono tante.
Purtroppo, la maggior parte ti fornisce informazioni poco utili, poiché si riferiscono a una tipologia di LIM destinata ad essere abbandonata nei prossimi 2-4 anni.
Facendoti correre così il rischio di prendere decisioni errate: sia dal punto di vista delle funzionalità, sia dal punto di vista del portafogli!
Partiamo sfatando proprio questo mito: oggi una lavagna interattiva multimediale (anche detta semplicemente LIM) è una tecnologia basata su un display touch di medio-grande formato (che può andare dai 40’’ fino a 85’’ pollici) che funziona

SENZA videoproiettore, e sulla quale è possibile scrivere, disegnare, fare modifiche e interagire con qualsiasi tipologia di contenuti:
- dalle pagine web ai file doc, excel, pdf e powerpoint;
- dai video alle fotografie e immagini;
- dalle app didattiche installate sul proprio pc,
- fino a programmi professionali di lavoro (Google Scholar, app di Videoconferenza, software AutoCAD, ecc.)
Questa è la tipologia di lavagna LIM su cui si concentra questa guida: uno strumento più semplice da usare, più conveniente e più adeguato alle nuove esigenze per la didattica e il lavoro smart nelle aziende.
Terminata questa noiosa (ma importante) precisazione, possiamo tuffarci nella risposta definitiva alla VERA domanda che ti ha portato qui: “Come funziona una Lavagna LIM e come posso usarla in modo efficace nel mio lavoro?”.
1) Come è fatta e gli strumenti di una lavagna LIM
Il funzionamento delle moderne LIM è – ti farà piacere saperlo – davvero alla portata di tutti. Una qualità che rende più facile – ti farà ancora più piacere – imparare a padroneggiare le sue funzioni anche senza spendere soldi in corsi dedicati.
Infatti, come anticipato, una lavagna interattiva di nuova generazione non ha più necessità di installare (e di imparare a usare) un videoproiettore! Un bel risparmio di tempo, di pazienza e di soldi per la sostituzione delle lampade ogni 1 o 2 anni. Una durata che non ha pari se confrontato con una moderna LIM, che può arrivare anche a 6 – 9 anni di utilizzo senza bisogno di interventi tecnici!
Questo rende il funzionamento di una lavagna LIM moderna molto semplice che ha solo bisogno di:
- un notebook (o un MiniPC NUC) collegato direttamente a
- uno monitor LCD multimediale interattivo;
- tutti i contenuti caricati sul notebook vengono mostrati sulla lavagna e sui quali sarà possibile interagire direttamente con un pennarello touch o con un dito.
Ma siamo qui per scoprire TUTTO sulle lavagne interattive: bisogna scendere nello specifico ora!
I due elementi chiave per il funzionamento di una LIM, infatti, sono i device del punto 1: un Notebook o un MiniPC NUC.
Qual è la differenza?
Un Notebook è un computer “operativo”, dotato di sistema operativo, porte USB e HDMI di entrata, tastiera e display. Un MiniPC NUC (acronimo di Next Unit of Computing) è un computer senza tastiera e display.
Scegliere uno o l’altro comporta delle differenze. Ecco nello specifico come può essere installata una lavagna LIM e cos’altro è necessario per la sua configurazione:
- un device di collegamento alla lavagna touch attraverso:
- un Notebook o semplice PC. In questo caso, tutto ciò che mostrerai sul notebook verrà replicato sulla lavagna interattiva. E non importa quale sia il sistema operativo del tuo PC: che sia Apple/iOS o Windows/Android non ci saranno problemi di compatibilità con una lavagna interattiva di nuova generazione;
- un MiniPC NUC. Con questo strumento potrai usare direttamente la lavagna LIM proprio come fosse un grande PC (anche detto Big PAD). Non dovrai più tenere attaccato un computer portatile personale o aziendale: potrai tenere costantemente collegato un MiniPC compatto, nascosto elegantemente dietro il monitor interattivo della LIM;
- un cavo HDMI. Necessario per collegare la lavagna LIM al notebook o al MiniPC;
- una staffa a muro o un carrello mobile sul quale fissare la lavagna in totale sicurezza;
- un touch-pen e cancellino. Ovviamente, l’avanzata tecnologia ti consente di usare anche solo le dita per scrivere e interagire, il palmo della mano per cancellare, o anche direttamente mouse e tastiera wireless;
- delle APP professionali per l’interazione, la condivisione e la connessione della lavagna-display touch con tutti i dispositivi mobili (tablet, altri PC o smartphone).
Sono APP già incluse (da installare o installabili a piacimento) in tutti i modelli di lavagne LIM e monitor interattivi di marca Sharp, ma non previste o non installate in modelli di marca Samsung.

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2) Come funziona una LIM
Bene, abbiamo visto come e cosa serve per utilizzare in modo completo una LIM. E ora che cosa possiamo farci con questo favoloso strumento?
Prima di tutto, possiamo “interagire” con tutti i contenuti che vogliamo. Ma esistono tanti tipi di azioni che potrai realizzare su una lavagna LIM. Eccole tutte:
- scrivere su un “foglio bianco” (anche detto whiteboard), proprio come una lavagna classica. Potrai abbozzare una veloce tabella; cambiare foglio (salvando il primo) e su un altro fare prendere appunti durante un’interrogazione o una riunione. Una lavagna interattiva può avere fino a 99 fogli su cui interagire liberamente e salvare i contenuti;
- modificare, manipolare (ingrandire, ruotare, tagliare, colorare, ecc.), prendere appunti e annotazioni su file di qualsiasi tipo e formato: doc, excel, PDF, immagini e persino video;
- fare tutto quello descritto nel punto precedente, ma su più file in contemporanea. Mentre visualizzi un video, puoi prendere appunti in tempo reale; mentre modifichi un compito in classe in file PDF, puoi fare aggiornamenti sui voti su un file excel.Una funzionalità importante, soprattutto se utilizzata per fare lezioni online o videoconferenze di lavoro a regola d’arte: potrai infatti, mentre fai lezione o riunione con un cliente, mostrare contenuti specifici e interagire in tempo reale con essi;
- utilizzare APP per la didattica, installabili gratuitamente direttamente sulla lavagna LIM. Tra queste ad esempio: timer, lettori multimediali, Pdf Reader, registrazione dello schermo, Spinner, Quiz e Sondaggi, strumenti di matematica e geometria, ecc.
- modificare, sovrascrivere e fare annotazioni su pagine Web. Per esempio, mentre navighi un sito che riporta un capitolo specifico di un’opera che manca dal libro di testo, puoi fare sottolineature o prendere appunti direttamente sul testo.
Sulla scacchiera degli elementi per far funzionare una lavagna interattiva manca un pezzo: la connessione Internet!
Niente paura. Una connettività Web è un elemento importante, ma non indispensabile per il funzionamento di una LIM moderna. Infatti, tutte le funzioni di interazione e di lavoro sulla lavagna sono possibili anche senza essere connessi.
Tuttavia, la possibilità di connettere a Internet la lavagna LIM può offrire possibilità di interazioni più avanzate. Un valore aggiunto non da poco. Perché?
Perché potrai sfruttare una serie di funzionalità aggiuntive che possono letteralmente far decollare il tuo lavoro a scuola o in ufficio. Per esempio per:
- far funzionare la LIM come un grande PC, navigando e interagendo direttamente su pagine web;
- collegare la lavagna touch ai dispositivi mobili (tablet, smartphone o PC) in classe o in ufficio, per condividere in tempo reale documenti, fogli virtuali di appunti, o lavorare in contemporanea su uno stesso file;
- interagire, modificare e lavorare in tempo reale su documenti via Cloud (come Google Drive, OneDrive, ecc.).

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3) Come utilizzare una lavagna LIM
Nelle lavagne LIM di marca Sharp – e nelle loro versioni più avanzate di monitor interattivi – troverai già disponibili app e funzionalità vitali per il loro utilizzo professionale. Davvero una comoda caratteristica!
Cosa si intende? Strumenti di lavoro e caratteristiche tecniche utili sia per potenziare la didattica nelle scuole (anche a distanza), sia per rendere più efficace e flessibile il lavoro nelle aziende:
- Display Connet: l’app dedicata che permette di collegare wireless fino a 50 dispositivi mobili (tablet, smartphone e PC) ad una unica LIM. Cosa potranno fare? Vedere in tempo reale tutto ciò che viene visualizzato, scritto o modificato sulla LIM. A scelta, è possibile concedere ad uno dei device collegati il “controllo” della lavagna per interagire direttamente;
- Audio e Video integrati: così come esistono dimensioni di LIM per tutti i gusti (da formati grandi da scrivania, fino a quelli large per pareti), così la risoluzione video di queste tecnologie propone il meglio. Dal Full HD fino all’Ultra HD (4K).
Nel 99% dei modelli odierni, le lavagne LIM hanno sistemi di audio incorporati, eliminando quindi la spesa di acquisto di casse di casse o speaker esterni;
- Pen Software Overlay: l’app firmata Sharp unica nel suo genere e che pochissime altre LIM sul mercato vantano (almeno già inclusa con la lavagna). Perché? Perché ti consente di interagire con QUALSIASI tipo di contenuto in modalità sovrascrittura. In altre parole: se stai guardando un video, una pagina web, un percorso su Google Maps, attivando il software potrai scrivere, colorare, salvare o addirittura stampare direttamente quel contenuto specifico che stai visualizzando. Comodità senza confronti;
- Connettività con stampanti professionali: sapevi che una moderna lavagna LIM può allacciare facilmente un filo diretto con una stampante professionale? Un vantaggio di sicura efficacia, velocità e sicurezza in ufficio o a scuola. Un sistema già incorporato nella maggior parte delle LIM, che consente loro di “dialogare” direttamente con fotocopiatrici multifunzione.Per farci cosa? Scansionare un documento da vedere in riunione coi colleghi, stampare direttamente gli appunti o schemi realizzati sulla lavagna; scannerizzare il render di un prodotto da mostrare e modificare in tempo reale davanti ad un importante cliente.Se una persona più “digitale” e meno “materiale”? Apprezzeresti sicuramente la possibilità di collegare un account di posta elettronica qualsiasi (Gmail, Outlook, ecc.) e inviare immediatamente un file modificato o creato sulla lavagna LIM.
- Multitocco: la maggior parte delle lavagne interattive permette di realizzare fino a 10 tocchi singoli sullo schermo. Quindi, fino a 10 persone singole possono interagire con i suoi contenuti. In alcuni modelli di monitor interattivi avanzati, i tocchi in contemporanea possono arrivare fino a 30;
- Multischermo: l’asso nella manica di casa Sharp e unico nel suo genere per offrire multioperatività fluida e in tempo reale. Fino a 4 dispositivi (mobili e non) possono lavorare insieme e in contemporanea sulla stessa lavagna.

4) Quanto costa una lavagna LIM
“Lavagna LIM di nuova generazione? Chissà che prezzi!”. Se è quello a cui stavi pensando, niente paura.
È vero: rispetto a un modello tradizionali dotate di videoproiettore, il costo di una lavagna LIM di nuova generazione è più alto.
Vediamo in dettaglio però, perché ci sarà una sorpresa!
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Costo di una lavagna interattiva multimediale tradizionale:
- schermo lavagna da 77’’ pollici: prezzo medio 700€;
- videoproiettore professionale interattivo Epson: prezzo medio 1.100€ – 1.300€;
- Notebook o PC: prezzo medio 400€;
- lampada nuova per videoproiettore e manutenzione: prezzo medio tra i 100€ e i 300€ ogni 1 o 2 anni.
Costo di una lavagna LIM moderna:
- monitor touch da 65’’ pollici: prezzo medio 1.900€;
- MiniPC NUC: prezzo medio 600€;
- nessun intervento tecnico frequente necessario.
A parità di elementi e funzionalità, una lavagna LIM tradizionale costa meno di un modello più moderno. Ma c’è una differenza fondamentale che sposta l’equilibrio della “partita”.
Come vedi, una lavagna interattiva di nuova generazione non ha costi legati alla manutenzione tecnica del videoproiettore: una caratteristica che la rende, sulla base del suo ciclo di vita medio (6 – 9 anni), più conveniente di un modello tradizionale.
Infatti, se consideriamo il prezzo una lampada nuova per un videoproiettore (300€, comprensivo di intervento di un tecnico e di IVA) e il periodo ciclico di sostituzione necessaria (ogni 2 anni), avremo fino a 900€ spesi in più in 6 anni. Ecco allora che il valore (e anche il prezzo finale nel corso del ciclo di vita) di una lavagna LIM moderna è di gran lunga più vantaggioso di un modello con videoproiettore.
Altri vantaggi per insegnanti e aziende? Certo!
In quanto strumento tecnologico per la didattica e per le attività professionali, l’acquisto di una lavagna LIM o di un monitor interattivo più avanzato può godere di specifiche agevolazioni:
- per le scuole: utilizzo del bonus insegnanti. Una risorsa utile che può anche essere utilizzato per l’acquisto di strumentazioni elettroniche digitali per la didattica multimediale della scuola;
- per le aziende e professionisti: utilizzo del piano Industria 4.0. Un Credito d’Imposta tra il 20% e il 40%, valido dall’1 Gennaio 2020;
- per tutti: soluzione di Noleggio, invece che di acquisto. In pratica: una soluzione a rate, al termine della quale la proprietà del monitor o lavagna touch rimane a te!
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Lavagna Interattiva Multimediale: prezzi e modelli a confronto
[Aggiornata al 24 Maggio 2021]
Che sia per fare DAD (didattica a distanza), riunioni o presentazioni da remoto ai tuoi clienti, avere (almeno) una Lavagna Interattiva Multimediale connessa non sarà più una scelta: ma uno strumento efficace di lavoro immancabile!
Attenzione però: non tutti i prezzi e i modelli di lavagne LIM sono simili! E non è nemmeno detto che offrano – a parità di costo – lo stesso livello di qualità, durata e semplicità di utilizzo.
Fai bene quindi a informarti e fare valutazioni approfondite. Per questo sei sulla guida giusta!
Che sia per fare didattica a distanza (DAD), lezioni in classe, video-riunioni e lavorare in collaborazione, acquistare o noleggiare una lavagna LIM professionale è una scelta delicata e che ti richiede di essere scrupoloso nel raccogliere le informazioni necessarie.
Informazioni che ti daremo qui, dove potrai vedere i prezzi per modelli e marche di Lavagna Interattiva Multimediale più venduti e apprezzati.
Che sia per l’ufficio o per la scuola! Non perdere altro tempo: inizia a confrontare!
1) I prezzi di una Lavagna Interattiva Multimediale: importante premessa
Che le lavagne LIM di nuova generazione (SENZA videoproiettore) costino quanto i modelli con videoproiettore, lo avevamo già spiegato in questo approfondimento su come funziona una Lavagna Interattiva Multimediale.
Se già non l’hai fatto, smetti di cercare soluzioni di lavagne multimediali con videoproiettore!
Sono ormai tecnologie molto più difficili da installare e da utilizzare, che portano con sé anche guasti e necessità di interventi tecnici molto più frequenti rispetto alle “sorelle” LIM di nuova generazione.
Queste ultime, tecnologie in parte leggermente più costose rispetto alle vecchie soluzioni con videoproiettore, ma decisamente più economiche nel medio periodo, poiché non comportano frequenti sostituzioni o riparazioni di componenti hardware.
In altre parole: in questa guida troverai prezzi di modelli LIM professionali e tra i più usati sia in ambito educativo che business. Infatti, laddove significativo per tua comodità nella tabella sotto dei costi e delle caratteristiche di ciascun modello, abbiamo evidenziato l’utilizzo più consigliato: per la didattica o l’uso per professionisti.
Buon divertimento!
3) Il prezzo di una Lavagna Interattiva Multimediale non è tutto
Come hai visto dalla tabella, il prezzo non è il solo fattore che caratterizza una lavagna interattiva multimediale.
È fondamentale infatti – quando si cercano informazioni su una LIM – avere una prima idea chiara delle altre caratteristiche più importanti dello strumento. Sì, quelle che abbiamo riassunto e nella tabella per ciascun modello.
Perché se in parte è vero che ormai tutti i monitor touch professionali ti permettono fare le stesse cose e di portare a termine il tuo lavoro, c’è un significativo divario – da modello a modello – su COME ti aiutano a farlo.
Ad esempio: se un modello ha un sistema operativo specifico piuttosto che un altro, è un fattore da tenere in forte considerazione se non hai internamente (in azienda o a scuola) personale IT tecnico che lo conosce e che può intervenire in caso di guasti.
Un altro esempio, è l’affidabilità tecnica dell’hardware: se l’utilizzo che farai della lavagna LIM è importante e a lungo termine, meglio mettere in prima posizione quei modelli magari più costosi sulla carta, ma che sono ben noti sul mercato per la loro resistenza e durata anche con intensi utilizzi continuativi.
Ecco perché vedere in azione i modelli dei LIM selezionati – tra i più conosciuti, affidabili e utilizzati nel mondo – può di certo aiutarti a fare più chiarezza!
SHARP
CLEVERTOUCH
WACEBO
SMART TECH
SAMSUNG
4) Conclusioni
Sei a metà del tuo viaggio per avere informazioni complete su quale soluzione di lavagna interattiva LIM orientarti.
I prossimi passi che ti consigliamo di fare sono (in questo ordine):
- approfondire tutte le fondamentali caratteristiche e differenze di un Monitor Interattivo/Lavagna LIM di nuova generazione;
- chiedere proprio l’informazione che ti manca, proprio nel momento in cui ne hai più bisogno a un nostro specialista tecnico.
Lasciati alle spalle i dubbi che ti bloccano o fanno perdere ore preziose a cercare risposte
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